lunedì 23 agosto 2010

Le compagnie aeree sono ottimiste

La maggior parte delle compagnie aeree tradizionali hanno aumentato la loro capacità di trasporto in termini di passeggeri in un mercato ancora fragile e con un costo del carburante abbastanza alto. L’aspetto positivo è che in molti si aspettano una riduzione del costo del biglietto anche se si tratta di un’industria dal comportamento fortemente ciclico. L’ottimismo delle compagnie è fondato sui risultati del traffico che è in ripresa, soprattutto tra coloro che viaggiano per affari e utilizzano le poltrone di prima classe e del settore business. Nel corso del primo semestre, in rapporto allo stesso periodo del 2009, l’aumento dei passeggeri è stato del 12% secondo dati forniti dall’Associazione internazionale dei trasporti aerei nonostante i prezzi dei biglietti siano in salita. British Airways (BA) e Lufthansa hanno registrato una forte crescita nel secondo trimestre e si attendono che il trend continui. I ricavi del settore si situano attualmente tra una forchetta compresa tra il 10% e il 15% secondo dati che alcuni analisti ritengono sottostimato. Certo non mancano i segnali d’allarme. In Europa l’aumento della capacità di trasporto nel secondo trimestre 2010 è già più elevato rispetto alle previsioni di traffico. Così la compagnia aerea scandinava, SAS, ha già avvertito che su certi mercati l’offerta della capacità di trasporto sarà eccedente rispetto alla richiesta. BA ha egualmente annunciato un rallentamento della crescita per questo inverno per cui si troverà nelle stesse condizioni di sovraccapacità di trasporto. In effetti i voli programmati dalle compagnie europee fanno prevedere una aumento della capacità di trasporto del 9% su lunghe distanze per il secondo semestre dell’anno. I programmi di Lufthansa e di Alitalia sembrano particolarmente ambiziosi La compagnia tedesca andrà ad accrescere la sua capacità di trasporto su lunghe distanze dell’11% nel quarto trimestre 2010, secondo UBS, cioè al di sopra della media europea. Mentre l’Alitalia aumenterà i voli sulla lunga distanza del 9%, recuperando soprattutto su Malpensa parte della capacità che già aveva prima del de-hubbing su questo aeroporto

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