domenica 31 gennaio 2010

Tassi bassi e stabili


Nell'Eurozona i dati di fiducia per la prossima settimana nel settore manifatturiero, servizi e consumi sono stimati a 92,5 rispetto al 91,3 di gennaio. Per quanto riguarda la Germania, c’è attesa per l'indice IFO, stimato in rialzo a 95,1 da 94,7, per il CPI preliminare di gennaio, che dovrebbe attestarsi a -0,3% m/m da 0,8% m/m, e per il tasso di disoccupazione di gennaio, atteso a 8,2% m/m dal precedente 8,1% m/m.
In Italia si prevede positivo l'indice di fiducia dei consumatori e dell’ imprese di gennaio, visto che le vendite al dettaglio di novembre e dicembre sono andate discretamente bene, anche perché trainate dal periodo natalizio.
USA. La riunione della Fed di mercoledì ha confermato tassi fermi allo 0,25%. I consumi dell’ultimo trimestre hanno visto un incremento del 5,7% il dato migliore dal 1996 ad oggi.
In Giappone vi è attesa per la riunione della BoJ di martedì, per la quale si prevedono tassi fermi al livello 0,10%. Il punto importante della settimana è che la Federal Riserve confermando l’intervallo 0,25% offre uno scenario dei tassi d’interesse americani stabili, rilevante anche ai fini dell’andamento delle quotazioni delle attività finanziarie europee, per la prosecuzione di un periodo di prolungata stabilità a livelli minimi. Le dichiarazioni dell’ultima riunione del 16 dicembre 2009, hanno trovato conferma dell’intenzione del FOMC (Federal Open Market Committee, che decide sulla politica monetaria americana) nel mantenere, all’interno del comunicato, la frase che segnala “un prolungato periodo” di tassi bassi. A conferma di tali prospettive, anche le dichiarazione della BCE concordano che ci sia una forte probabilità che le variazione dei tassi, non avvengano prima di settembre 2010. Questa stabilità dei tassi (o modesto aumento) attesa per il 2010 è frutto di una persistente incertezza sulla forza della ripresa dell’economia e sul rafforzamento del settore bancario, alimentata dalle recenti manovre restrittive sul credito in Cina, dal restringimento della massa monetaria nell’Eurozona e dalle misure prospettate dal Presidente Obama per frenare eventuali nuovi “eccessi” nel sistema bancario americano.

Novità in televisione


Passaggio al digitale terrestre
Dopo le elezione regionali e i campionati mondiali di calcio e quindi nell’ultima parte dell’anno, salvo nuove deroghe, altre 6 regioni italiane passeranno a questa tecnica di trasmissione. Si tratta delle regioni Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Piemonte Orientale.
Spettacoli porno in TV
Dal 1 luglio il governo vieterà spettacoli televisivi che possono non tutelare la sensibilità dei minori dalle ore 7 alle 23. Di fatto oltre il controllo dei parenti sarà lo stato con le nuove direttive a tutelare i minori con il divieto di qualsiasi trasmissione con contenuti pornografici.
Nuovi numeri sul telecomando
Appena ci sarà il pronunciamento della Agcom, l’Authority delle comunicazioni emanerà una circolare sulla numerazione e le posizioni sui telecomandi delle reti nazionali e nuove reti tematiche

Azioni. Meglio Fondi comuni azionari


In questo 2010 che vedrà almeno sino all’ultimo trimestre dell’anno, tassi bancari ai minimi storici e rendimenti obbligazionari anch’essi bassi, i risparmiatori saranno costretti a rivolgersi al mercato azionario per trovare una remunerazione accettabile dei loro investimenti. In effetti le prime notizie provenienti dalle varie parti del mondo danno per certa una ripresa degli investimenti e dei rispettivi PIL. Oltre all’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) anche negli USA l’ultimo trimestre si è chiuso con un più 5,7%, dato migliore dal 1996 ad oggi. La Cina viaggia ad incrementi di PIL di oltre il 10% annuo seguita a ruota dagli altri paesi sopramenzionati. Perfino le previsioni per l’Italia sono ottimistiche, perché rispetto a prospettive governative di crescita del PIL, nel 2010, dell’1%, la Banca d’affari americana Merryl Lynch prevede una crescita dell’ 1,9% nel 2010 e del 2,2% per il 2011, mentre tutto sommato sono minori i timori di fiammate inflazionistiche per rialzi dei prezzi delle materie prime, se non nelle maglie di una crescita in linea con l’inflazione. Da questo punto di vista è interessante che molte case di gestione di Fondi, magari di proprietà di primarie banche, incomincino ad acquistare azioni di società che hanno garantito e garantiscono nel tempo consistenti dividendi. In una prospettiva di investimento di 5 anni l’accoppiata rivalutazioni del capitale, e rendimento semestrale di Fondi che pagano regolarmente una cedola, può essere una strategia vincente nei prossimi anni.

sabato 30 gennaio 2010

India e Italia due economie a confronto


Nel mese di dicembre una numerosa delegazione composta da industriali e rappresentanti di 7 regioni italiane, sotto la supervisione del Ministro dello sviluppo Claudio Scajola, hanno avuto fra Nuova Delhi e Mumbai circa duemila incontri per aiutare l’intescambio fra le due economie a svilupparsi sempre di più dopo il raddoppio da 4 mld a 8 mld che c’è stato fra il 2005 e il 2008. Di fatto non c’è settore dal tessile e abbigliamento, ai prodotti del cuoio, dalle infrastrutture all’energia dove non ci sia spazio per collaborazioni e investimenti anche da parte delle PMI italiane. Questo paese, dopo la Cina, con il 7/8 % annuo d’incremento del suo PIL rappresenta non solo un ideale partner per sviluppare l’interscambio commerciale, ma anche una piattaforma per le vendite in tutto l’Estremo Oriente. Dotata di un diffuso sistema imprenditoriale interno e di un buon sistema bancario e finanziario ha nella programmazione governativa d’investimenti per prossimi anni 3 anni di 500 mld di dollari il miglior volano di sviluppo. L’Italia è già presente, da oltre un decennio, con rappresentanze delle Camere di Commercio e di recente ha firmato un accordo con la Federazione delle Camere di Commercio Indiane ( FCCI) per favorire l’inserimento di nuove iniziative. Secondo la Simest, Società italiana per le Imprese all’Estero che gestisce per conto dello Stato Italiano gl’incentivi per lo sviluppo all’estero delle imprese italiane già 77 progetti per oltre 460 mln di € sono stati accolti. Aziende come la Finmeccanica, AugustaWestland e Alenia Aeronautica sono presenti da decenni nel mercato indiano con la vendita di decine di elicotteri militari e velivoli regionali Atr. Altre aziende con presenze di tutto rispetto nel mercato sono la Piaggio che produce e vende veicoli a tre ruote, Dell’Orto nel settore dei carburatori. Di recente è stato firmato un accordo di strategia espansiva fra la Fiat e la società Tata, l’ingresso della Unicredit-Pioneer nella finanza per l’espansione di nuovi investimenti, e molte altre sono le aziende che possono rappresentare un ottimo biglietto da visita per il futuro sviluppo delle relazione commerciali.

Novità sulle tariffe della telefonia mobile


SMS a 13,2 cent.
Da questo mese il costo base degli SMS viene abbassato a 13,2 centesimi. Tutte le aziende del settore che ancora non si sono adeguate devono farlo al più presto.
Nuove tariffe per chiamate in zona UE
Entro luglio anche i costi standard per chiamate nella UE saranno abbassate a 39 cent + Iva rispetto agli attuali 43 cent. sempre + Iva. Anche chi riceve pagherà soltanto 15 cent + Iva anzicchè 19 cent.
112 numero unico di emergenza
L'Unione Europea, con una delibera risalente al 2001, aveva chiesto a tutti i paesi della zona di unificare il numero delle chiamate d'emergenza indifferentemente dal bisogno d'intervento sia della polizia che del soccorso sanitario o dei vigili del fuoco. Entro luglio di quest'anno anche l'Italia si adeguerà a questa direttiva.
Berec. Autorità unica europea delle TLC.
Al vertice della prossima primavera dei primi ministri UE si deciderà la sede del Berec. L'organismo di regolamentazione che darà assistenza alle autorithy nazionali di garanzia e di controllo della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni.

venerdì 29 gennaio 2010

Passaggio di proprietà auto a basso costo


Per effettuare un passaggio auto o moto è necessario trascrivere sui documenti del veicolo l’atto di vendita, cioè il passaggio dell’intestazione della vettura da una persona all’altra. Poi è necessario registrare al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) l’avvenuto passaggio e far aggiornare la carta di circolazione e il certificato di proprietà. Oltre che far svolgere la pratica a una normale agenzia automobilistica, non tutti praticano la stessa tariffa, si può andare al comune di residenza, e, a parte il tempo impegnato, il risparmio è notevole.
Il primo passo è l’autentica della firma sui documenti del veicolo per rendere noto l’atto di vendita per il passaggio di proprietà. Bisogna portare con se certificato di proprietà e la carta di circolazione, i documenti d’identità del vecchio e nuovo proprietario più una marca da bollo e pagare solo i diritti di segreteria. Conviene portare una fotocopia di tutti i documenti in modo che entrambi abbiano una tracciabilità dell’operazione.
Il secondo passo è la registrazione, entro 60 gg. del’autentica della firma, presso il P.R.A. per l’aggiornamento della carta di circolazione e certificato di proprietà. Per questa registrazione bisogna portare una copia autenticata di tutti i documenti richiesti. Lo sportello del P.R.A richiederà la compilazione di un modulo che venditore e acquirente dovranno firmare congiuntamente.
I costi per il comune sono i diritti di segreteria e una marca da bollo.
Per la registrazione al P.R.A. e l’aggiornamento delle due carte di circolazione e di proprietà i costi si possono controllare sul sito ACI provinciale.

mercoledì 27 gennaio 2010

2010 Nuove regole per il rispetto dell’ambiente


Sanzioni penali per la difesa dell’ambiente
Entro quest’anno il governo italiano dovrà recepire le regole della direttiva europea 2008/99/CE che prevede sanzioni penali per chi minaccia l’ecosistema. In modo particolare saranno sanzionati, come reati penali, lo scarico di sostanze inquinanti, la cattura e il trasporto di animali di specie protette, il trasporto di materiale pericoloso e radioattivo.
Rifiuti elettrici ed elettronici.
L’ecopiazzole comunali dovranno iscriversi su un apposito Albo nazionale di gestori ambientali in modo da far conoscere a tutti i cittadini la loro esistenza e permetterne il generale usufrutto.
Lampadine ad incandescenza
Nel 2010 dovrebbe terminare la vendita delle lampadine incandescenti da 100 watt. Entro il 2012 dovrebbe finire la vendita normale di tutte le altre lampadine di potenza minore.
Sacchetti di plastica
Con la fine d’anno non si potrà fare più uso dei sacchetti di plastica usa e getta. Già da oggi molti supermercati mettono in vendita sacchetti biodegradabili. Dal 1 gennaio 2011 il divieto sarà totale.

martedì 26 gennaio 2010

Nuove norme nei rapporti con l’Amministrazione pubblica


Posta elettronica certificata.
Fra qualche giorno si saprà chi ha vinto la gara per fornire a tutti i cittadini italiani una casella di posta elettronica certificata con cui, dietro semplice richiesta, i privati cittadini potranno tenere i rapporti con le amministrazioni pubbliche italiane. Oggi questa prassi è obbligatoria solo per i professionisti.
Conti dormienti 2009.
Entro fine marzo le Poste e le Banche dovranno fornire al ministero dell’Economia l’elenco dei conti correnti che dal 1999 non hanno subito movimenti. Questi elenchi denominati “conti correnti dormienti” saranno successivamente pubblicati sul sito del tesoro (www.tesoro.it). Poi si avranno due mesi tempo per “risvegliarli”.
Tutte le leggi online.
Un nuovo strumento organizzato dal Poligrafico di Stato, chiamato “Normattiva” prevede attraverso una banca dati unica statale la consultazione di tutte le leggi vigenti.
Cartelle sanitarie digitali.
Per il momento in fase sperimentale solo nelle regioni Lombardia e e Emilia Romagna, il 2010 sarà l’anno della digitalizzazione delle cartelle sanitarie in modo da consentire ai medici, soprattutto in momenti di emergenza, di conoscere in tempo reale l’anamnesi del paziente.
Invio online dei certificati di malattia.
Previsto dal Ministro dell’innovazione Renato Brunetta dall’inizio dell’anno la soppressione su carta dei certificati di malattia e il solo invio online, dovrebbe partire dal 1 luglio.

Successo dei bond greci. Fu vera gloria?

Ieri si è avuta l’asta di 5 miliardi di bond greci con una risposta fortemente positiva da parte delle 5 banche che avevano sottoscritto a fermo la richiesta dello stato greco tanto da aumentare l’importo a 8 miliardi di Euro. Il tasso di rimunerazione di oltre il 6% annuo, in questo momento di percentuali asfittiche, si presenta molto allettante per il mercato in quanto è quasi il doppio della remunerazione prevista per i BTP italiani di pari durata e qualcosa di più per i Bund tedeschi. Lo stato greco ha anticipato le preoccupazione del mercato precisando che mai uscirà dalla Eurozona e che s’impegna a portare il rapporto deficit-PIL schizzato quest’anno a oltre il 12%, al 3% nel giro di tre anni. L’impegno è forte e gravoso, ma vale la pena di vedere gli esiti. La vera cartina di tornasole, rispetto al mercato, si avrà quando fra qualche giorno le banche che hanno sindacato il prestito lo riverseranno sul mercato borsistico. A quel punto si vedrà il vero prezzo di attestazione e di gradimento da parte dei risparmiatori. Indubbiamente qualcosa di positivo è successo. Il mercato incomincia a chiedere la remunerazione del rischio.

Nuove offerte di lavoro nella sanità e nell’IT, information technologyes


Nel 2010 nella sanità nazionale a causa degli accessi a numero chiuso di quest’ultimi anni, nella varie facoltà di medicina e del normale turn-over si prevede un deficit di personale. Alcune facoltà di medicina hanno già previsto per il biennio 2009-2010 un aumento del 5% degli accessi per un totale di 433 posti. In modo particolare l’università di Bari ha aumentato i posti messi a concorso di 32 unità, l’università Federico II di Napoli di 31 posti e tutte le altre università di circa 30 unità cadauna, come Milano Bicocca, Milano S. Raffaele, Padova, Bologna le 3 università di Roma di Tor Vergata, Roma La Sapienza, Roma Campus Biomedico, L’Aquila, Palermo, Sassari, Chieti, Foggia e Messina. Discorso simile è avvenuto per il settore infermieristico per 975 unità per cui i posti in formazione per quest’anno passeranno da 14.994 a 15.919.
Più articolata l’offerta di nuove possibilità di lavoro nel campo dell’IT, Information techonologyes, dove la forte preparazione tecnologica a personale in genere già laureato in ingegneria richiede corsi specifici e investimenti pubblici. La carenza prevista per il prossimo triennio e di circa 5000 tecnici. Le figure professionali più ricercate sono di Direttore di sviluppo, tecnici in grado di gestire il budget aziendale e risponde in genere all’amministratore delegato riguardo il rispetto di spesa, della strategia tecnica adottata e del personale applicato. Seconda possibilità di forte impiego è per Responsabili di progetto ( Project manager ERP, enterprise resource planning), con capacità di rapportarsi ai clienti destinatari del progetto stesso monitorandone i tempi di applicazione. Ultima, ma non per ordine d’importanza, la figura sempre richiesta di analista programmatore. Figura professionale esperta capace di trasformare in software i bisogni dei clienti, di società e dei vari comparti delle amministrazioni pubbliche.

sabato 23 gennaio 2010

Le furbizie delle banche


Il presidente degli USA Barack Obama ha deciso di ascoltare il grido di dolore che viene dalle masse americane che hanno pagato il conto più salato della crisi economica nel 2009 e che individuano nel comportamento delle banche la fonte delle loro difficoltà. Le banche americane, e non solo quelle, salvate dai fondi federali hanno ricomiciato a distribuire bonus ai loro gruppi dirigenti, ricominciando a operare come ai tempi anticrisi. Ora la necessità di un chiarimento come auspicato dall’ultimo G20, e in parte demandato al Financial Stability Board diretto dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi è quello di trovare un “legal standard” che direttamente limiti il raggio di azione delle grandi banche internazionali che spesso hanno fatturati superiori ai paesi d’origine. Un idea di questa forza di pressione viene dalla rivista “The Banker, American Bancher, Barclays Capital in cui per es. la svizzera UBS con il suo giro d’affari di 1.667 mld di dollari vale il 362% del Pil nazionale, idem per l’Olandese Ing Bank giro d’affari 1.462 mld di dollari e 182% del Pil, mentre la prima delle banche italiane Unicredit con 1.352 mld di dollari vale solo il 62% del PIL nazionale. Di qui l’espressione “troppo grandi per fallire” e giro d’affari che consentono loro di fatto una libertà di manovra e d’intervento nei mercati borsistici inimmaginabile sino a qualche anno fa. La necessità di trovare un insieme di regole legate alla capitalizzazione, alla liquidità, con una supervisione anche a livello sopranazionale è il problema vero per l’economia mondiale. Queste banche traggono la maggioranza dei loro profitti dalla compra-vendita di titoli, che non solo viene fatta per conto dei propri clienti, operazione legittima, ma spesso viene fatta in proprio con i fondi affidati loro dai risparmiatori funzionando come veri e propri hedge fund. La massa di manovra è talmente enorme che, data la loro posizione nel mercato, le possibilità di distorsione sono alla portata di mano.

venerdì 22 gennaio 2010

Nuovo Fondo nel Far East


Alcuni paesi dell’Asia Orientale come il Giappone, La Cina, Hong-Kong e la Corea del Sud il 24 marzo daranno il via ad un nuovo Fondo anticrisi di 120 miliardi di dollari che servirà a creare nei paesi aderenti uno spazio d’intervento regionale autonomo rispetto allo stesso Fondo Monetario Internazionale. L’iniziativa progettata e discussa nel maggio 2000 a Chiang Mai in Thailandia finalmente vedrà il debutto. Il fondo avrà un’organizzazione molto leggera in quanto nel suo modo di operare prevede solo la possibilità di creare dei currency swap tra le banche centrali in casi di problemi di liquidità momentanea e per cifre predefinite. A questa paesi si associeranno con quote minori già predefinite nell’investimento e nelle disponibilità di prelievo, l’Indonesia, la Thailandia, la Malaysia, Singapore, Filippine e Vietnam. Si tratta di paesi che hanno tutti bilance di pagamento positive. Inoltre alcuni di questi paesi possiedono già Fondi sovrani che cercano di gestire gli esuberi monetari. La sola Cina ha riserve per 2.270 mld di dollari, e il totale di riserve valutarie da parte di questi paesi emergenti raggiunge l’iperbolica cifra di 3.878 miliardi di dollari. Da parte cinese già esiste la proposta di creare un fondo sovrano sopranazionale e di studiare una specie di nuovo piano tipo Marshall per i paesi in via di sviluppo.

Sviluppo Italia. Ottimismo condiviso


Sia la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che il Fondo Monetario internazionale prevedono in crescita il Pil italiano nel 2010 di circa l’1%. Le commesse dall’estero sono aumentate del 2,1% nel mese di novembre, trend confermato nel mese di dicembre, mentre 1,1% negativo si ha negli ordini all’industria proveniente dal mercato interno. Alcuni punti di forza della situazione economica italiana sono i dati relativi forniti da una ricerca dell’Aspen sull’export italiano dove l’Italia è al secondo posto dopo la Germania sugli indici globali dell’export e al 5 posto nella bilancia commerciale del 2008 sia nell’alta tecnologia ( 40 mld di dollari d’introti) che nei prodotti non alimentari (103 mld di dollari introitati). Siamo al 3° posto , dopo gli USA e la Francia nel valore delle entrate del turismo (46 mld di dollari incassati nel 2008), e produciamo per ogni occupato un Pil di 41,5 dollari l’ora. Siamo al 6 posto nella graduatoria dei disoccupati con un valore di 7,4% in posizion meno favorevole dell’Italia si trova la Germania (7,7%),Gb (7,8%),Usa (9,5%) a pari merito con la Francia. Rimangono a nostro sfavore 4 punti. Il primo sono le dimensioni demografiche del paese, siamo solo 60 milioni di abitanti, ma sul piano del Benessere nazionale potrebbe non essere un handicap assoluto, Cina e India da soli rappresentano circa il 30% della popolazione globale, ma poi bisogna elevare lo standard di vita di queste masse. Gli altri handicap, su cui si può intervenire, sono le dimensioni del debito pubblico, l’evasione fiscale ed ultimo la necessità di aumentare le dimensioni delle imprese. Su questi campi la politica può fare molto.

Arrivano i bond 2010


Partita ieri in borsa la vendita di obbligazioni Mediaset per 300 milioni di € con cedola al 5% lordo e durata di 7 anni. Per la prima volta questa Azienda scende in campo anche senza rating, ma fidandosi dell’immagine presso il pubblico. Bisogna dire che l’accoglienza è stata ottima perché, sebbene riservata a investitori istituzionali, ha ricevuto richieste per il triplo dell’importo offerto. Il collocamento è stato curato da Banca Imi Bnp Paribas e Deutsche Bank.
Entro il 15 febbraio dovrebbe arrivare in borsa l’offerta retail di un bond dell’ Enel di 2 miliardi di € elevabili, qualora le richieste dei risparmiatori lo dovesse consentire al doppio, secondo il mandato del Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Il prestito dovrebbe essere offerto al tasso fisso del 4% lordo durata 7 anni. Nelle more delle possibilità l’Azienda sta valutando che una parte del prestito sia offerto a tasso variabile. Il pool di banche che ha ricevuto il mandato di gestire l’emissione è composto da Banca Imi (divisione investiment e merchant banking di Banca Intesa San Paolo),Unicredit, Bnp Paribas e Deutsche Bank.

mercoledì 20 gennaio 2010

Obbligazioni. In vista corpose emissioni


Rispetto a una stabilità ultimamente confermata dalla BCE con un tasso di riferimento dell’1%, del tasso di rimunerazione dei fondi depositati dello 0,25% e dello 1,75% sui prelievi, nel mercato internazionale da oggi si affacciano gli Stati sovrani a caccia di capitali con emissioni corpose. Oggi è stata la volta dell’Italia con un Bond di 2.5 miliardi di dollari a 5 anni sindacato da un gruppo di banche con capofila Credit Suisse, Barclays e Citibank. Nei prossimi mesi altri paesi europei come la Germania e la Spagna si presenteranno sul mercato internazionale. Il ritorno in Italia di circa 95 miliardi di euro, più altri 30/40 previsti nei prossimi 6 mesi, quale effetto dello scudo fiscale, hanno rafforzato l’immagine della solidità del nostro paese. Alcuni nuovi elementi di valutazione si stanno facendo strada nel complesso lavoro delle società di rating. Ci sono variabili economiche, forse sottovalutate dai tecnici nel passato, quali debito/ricchezza in mano ai privati, compattezza sociale, fiducia nel governo in carica, che hanno un peso non indifferente nelle attese del pubblico e quindi offrono una disponibilità a investire in titoli del debito nazionale molto sostanziosa. La questione non è irrilevante in quanto 9 anni orsono la borghesia argentina pur possedendo ingenti capitali all’estero, nulla fece per evitare il default nazionale, rimpatriando i capitali detenuti all'estero, nonostante i sostanziosi tassi pagati dallo stato. Il rimpatrio dei 95 miliardi di Euro scudati entro dicembre 2009, danno indubbiamente un’immagine molto diversa della fiducia espressa dagli italiani nel proprio paese.

martedì 19 gennaio 2010

Finalmente si parte. La Lombardia e le nuove autostrade


Con un costo previsto di 5 mld di € la Pedemontana lombarda prenderà ufficialmente il via il 10 marzo, ma la speranza del direttore generale Umberto Regalia è di poter anticipare la partenza al 6 febbraio. Il primo cantiere sarà a Cassano Magnago per poi impiantare il cantiere base a Turate. La Varese-Bergamo sarà lunga 80 km e sarà pronta prima dell’Expro del 2015. Il collegamento viario Est Ovest della regione Lombardia sara composto da 67 km di autostrada, 20 km di tangenziali e 70 km di nuova viabilità locale. Servirà 5 provincie (Varese, Como, Monza e Brianza, Milano e Bergamo ), una popolazione di circa 4 mln di abitanti e 250.000 imprese. La parte autostradale sarà a 2 o 3 corsie, mentre la viabilità connessa sarà ad una corsia. Infine nei 5 anni di costruzione impegnerà circa 8.000 lavoratori.
BREBEMI, direttissima Brescia-Milano. Sono già in attività un cantiere base a Treviglio e tre cantieri logistici a Cassano d‘Adda, Fara Olivana e Urago d’Oglio lungheza 62,1 km. 4 i corsi d’acqua attraversati dalla autostrada (Adda, Serio,Oglio Muzza). L’opera è in autofinanziamento e si ripagherà con i pedaggi. Anche per questa infrastruttura si prevede il completamento prima dell’Expro 2015.
TEM. Tangenziale esterna Milano. Opera di 32 km più 38 km di raccordi ad Est dell’attuale intasatissima tang. Est, attraverserà 35 comuni, 3 provincie, 3 enti parco. Sono previsti 3 interconnessioni con l’A4, Brebemi e A1. Partirà dal territorio Melegnano, terminando con un raccordo ad Agrate Brianza, all’innesto con la A4.

lunedì 18 gennaio 2010

Regione Lombardia – Canton Ticino


S’intensifica la collaborazione fra le due realtà confinanti entrambe desiderose di eccellere in numerosi campi. Gli accordi prevedono collaborazione e comitati nella formazione, ricerca, nuove tecnologie innovazione e soprattutto nel creare una rete di eccellenza nella filiera delle Aziende del settore energia. In questo settore lo scopo è creare nella provincia di Varese, Como e nel Canton Ticino una serie di riferimenti di aziende sia produttrici che installatrici e un collegamento anche di clienti in un circuito fatto di puntualità e affidabilità svizzera e di creatività italiana. La prima tappa sarà una mappa delle esigenze e delle inefficienze presenti sul territorio, la seconda di preparare un vero e proprio distretto per le tecnologie e materiale per l’efficienza energetica. E’ prevista, se i tempi saranno rispettati la partecipazione alla Fiera della modernizzazione edilizia Bau Messe di Zurigo del settembre di quest’anno.

Quanto costa non fare le grandi infrastrutture


Alla fine del 2008 in Italia vi erano 6.720 km di autostrade, qualcosa come 116 km di autostrada per abitante contro i 178 km della Francia e i 267 km della Spagna e una media di 135 km della Europa. Paragone molto difficile da confrontare perché non tiene conto delle migliori condizione delle strade di pertinenza statale o provinciale. Per raggiungere standard di qualità europei occorrebbe nei prossimi 12 anni costruirne altri 1720 km e farne circa 480 km. di ampliamenti a 3 o 4 corsie per aumentate la quota per abitante a 146 km. I costi, se non dovessimo raggiungere questa quota sarebbero per il nostro paese di 138,5 mld di Euro. Per quanto riguarda l’Alta Velocità, nonostante che i costi italiani siano tripli rispetto alla media europea per ragioni burocratiche, per l’orografia del paese, per i costi d’infrastrutture che bisogna implementare per soddisfare le necessità comunali, dovremmo costruirne altri 848 km per arrivare ad una quota di 1.682 km, pari a 29 km per milione di abitante.Questi dati e altri sono contenuti nel rapporto annuale deii’Osservatorio sui costi del non fare (www.costidelnonfare.com) che è un centro di ricerca sulle infrastrutture italiane.

giovedì 14 gennaio 2010

Settimana tranquilla sul mercato dei cambi


La riunione odierna della BCE ha confermato il tasso di sconto all'1%, il più basso da quando esiste l’Euro attenzione anche al dato sul CPI di dicembre, in quanto i dati sulla produzione industriale sono leggermente migliorati rispetto a novembre che si attesta su 0,6% dal precedente -0,6% (atteso -7,5%. In Germania il dato sull'inflazione "finale" di dicembre, è confermato allo 0,7%. Qualche segnale di preoccupazione viene dal calo su base annua del PIL per il 2009 del 5% e esportazione a meno 14%.
In USA la settimana si apre con i dati macro che vedono la bilancia commerciale di novembre (stabile a -34,8 miliardi di dollari), e l’attesa per il dato delle vendite al dettaglio di dicembre che
dovrebbe confermare un trend positivo per effetto delle vendite natalizie, l'attesa indica 0,4% m/m rispetto all'1,3% m/m. Chiude la giornata di venerdì che vede: la fiducia dei consumatori (Univ. del Michigan), preliminare di gennaio, attesa a 73,7, dal precedente 72,5, l'Empire di gennaio, atteso a 12, dal precedente 2,55, infine la produzione industriale di dicembre 0,5% m/m dal precedente 0,8% (con la capacity in risalita a 71,7% dal precedente 71,3%). Pubblicati i dati finali sul PIL del 3° trimestre in area euro, che hanno sostanzialmente confermato la stima preliminare di crescita dello 0,4% su base trimestrale, mentre la caduta su base annuale è stata del 4% (-4,1% la precedente stima). In relazione all’attività negli ultimi mesi dell’anno, gli ordini all’industria in ottobre per l’intera area euro mostrano una flessione superiore alle attese, del 2,2%, rispetto al mese precedente e del 14,5% Le vendite al dettaglio per l’intera Eurozona sono risultate in calo dell'1,2% m/m e del 4,0% a/a. stabile all’8,1%, con un modesto calo dei disoccupati (-3 mila unità). è salito a -1,22. Nel mese di novembre la produzione industriale in Germania è aumentata dello 0,7% su base mensile, contro attese di crescita dell'1%. Il dato di ottobre è stato marginalmente rivisto a -1,7% dal precedente -1,8%. Su base annuale, permane una significativa discesa, risultata pari a-8% a novembre dal -12,3% di ottobre.
In USA ricordando solo i dati più rilevanti per i mercati finanziari è stata pubblicata la terza stima della crescita nel 3°trimestre dell’anno: la variazione del PIL è stata del +2,2% (la seconda stima indicava un +2,8% t/t) con revisioni al ribasso della crescita degli investimenti, della spesa pubblica e delle scorte. In linea con questa revisione sono risultati i dati su reddito e consumo personali in novembre, in crescita, ma inferiori alle previsioni (rispettivamente +0,4% m/m anziché+0,5% m/m atteso e +0,6% m/m anziché +0,7% m/m atteso). Indicazioni contrastanti dagli ordini di beni durevoli in novembre, modesto incremento, anche se inferiore alle attese per l’indice complessivo (+0,2% m/m) dopo l’inattesa contrazione del mese precedente, mentre più forte delle attese il dato che esclude il settore dei trasporti (+2% m/m). Ordini industriali di dicembre in aumento dell'1,1%, oltre le attese. Il dato, relativo al mese di novembre, era atteso in aumento dello 0,5%, dopo il +0,6% di ottobre. Di poco inferiori alle attese invece le indicazioni sul fronte dell’inflazione: il deflatore dei consumi nel 3° trimestre, secondo i dati sul PIL, è cresciuto dell’1,2% t/t ann. (atteso +1,3%), mentre in novembre (secondo le rilevazioni mensili su reddito e consumi) è salito dell’1,5% a/a (atteso +1,6% a/a). Scenario ancora complesso per il mercato immobiliare: in novembre balzo per il secondo mese consecutivo del dato sulle vendite di case esistenti (+7,4% m/m anziché +2,5% m/m atteso) mentre crollano le vendite di nuove case
(-11,3% m/m anziché +1,7% m/m atteso) dopo il buon dato di ottobre. I prezzi degli immobili indicano una timida ripresa: +0,6% m/m in ottobre (dopo il calo pari a -0,4% m/m in ottobre) immobiliare. La Banca centrale cinese ha inoltre ribadito la consueta posizione nei confronti dello yuan, dicendo che manterrà un tasso di cambio stabile ma ha aggiunto che intende proporre un sistema monetario internazionale multi-polare e promette di espandere le attività in yuan, inclusi bond ed emissioni a Hong Kong .

martedì 12 gennaio 2010

Fondi d'investimento. Anno nuovo riparte la raccolta


Nonostante i fondi italiani non hanno ancora risolto i problemi strutturali che da anni non consente loro di spiegare a piene vele le capacità manageriali dei propri dirigenti, alcuni segnali positivi di quest’ultimo bimestre fa ben sperare per il 2010. La raccolta positiva per 1,3 mld di € di novembre, e performace leggermente migliori per dicembre e prima decade di gennaio alimentano le speranze per il 2010. Non ultimo a dare una mano in positivo potrebbe essere la risalita della borsa e i bassi rendimenti delle obbligazioni e dei Titoli di Stato. Per il 2009 l’indice Comit globale per i fondi azionari italiani è stato del +18,33%. Per gli Azionari Europa MSCI Europe del 27,89%. Per Azionari America indice S&P500 19%. Per gli Azionari Paesi Emergenti, indice MSCI emerging markets addirittura del 62%. La cartina di tornasole che qualcosa di positivo si muove in questo campo è che le grandi famiglie italiane incominciano ad investire nel settore acquistando quote di SGR.

domenica 10 gennaio 2010

Forex . Il mercato dei cambi on-line

Il 2010 potrebbe essere l’apoteosi del mercato del cambio on-line visto i movimenti che si preannunciano nelle borse di tutto il mondo. Il nuovo anno si è aperto con l’Euro ritornato sulla soglia di 1,44 per Dollaro. La crisi dell’economia greca e gli sviluppi di quella islandese non sembrano toccare la moneta europea. D’altra parte la parole di Jugen Stark, membro esecutivo della BCE, sono state molto chiare, la Banca non si farà carico delle difficoltà greche, che dovrà cavarsela da sola, idem per l’Islanda. Segni d’insofferenza arrivano dal Presidente francese Nicolas Sarkozy sull’indebolimento del dollaro. Deficit pubblico USA eccessivo, triplicato nel 2009 rispetto al 2008, politica monetaria ancora espansiva, abbandono da parte degli investitori delle attività in dollari, politiche finanziarie delle banche che fanno trading prendendo soldi dal Tesoro USA e finanziando la speculazione. L’oro +50% dai minimi dell’inizio novembre 2008, nuovi record dei prezzi del platino e del palladio, ancora soft l’aumento del prezzo del barile di petrolio che solo negli ultimi 20 gg. si è apprezzato del 10%. Giappone e Cina, seconda e terza posizione nella scala delle economie più forti del mondo, sono tentate di fatto di svalutare o di non rivalutare, come la Cina, le proprie monete per trarre beneficio delle cosidette svalutazioni competitive. Già nel 1936, dopo la grande crisi del 1929 tentativi di questo tipo effettuati dai 26 paesi più sviluppati ebbero effetti devastanti sul commercio mondiale e nel mondo del lavoro con perdite consistenti di posti. La componente inflazionistica insita nell’economia USA è la grande preoccupazione per gli investitori in dollari che nel corso dell’anno appena trascorso hanno sottoscritto il 24% delle nuove emissioni del Tesoro americano rispetto ad una media del 72% del quinquennio precedente. Sabato 9 si è avuta la prima riunione dell'anno del Financial Stability Board sotto la presidenza del Governatore della Banca d’Italia Draghi per una valutazione della situazione. Oggi a Basilea, la Banca dei Regolamenti Internazionali, BRI, avrà un incontro con i Governatori del G-10 e i CEO delle Istituzione finanziarie più importante per preparare la fine della grande liquidità. Un aumento prevedibile dei tassi della FED nel primo semestre 2010 potrebbe presentare uno scenario di grande variabilità nei valori di cambio. Un altro auspicio è che la fase di “exit strategy” possa essere governata meglio con la presenza di regole globali condivise.

venerdì 8 gennaio 2010

Nuove acquisizioni petrolifere dell’ ENI

Attraverso l'acquisizione di 2 blocchi esplorativi, situati nel bacino del Lago Albert in Uganda, uno dei più importanti bacini sedimentari dell'Africa, l’Eni accresce le riserve già scoperte e si colloca in posizione privilegiata nell'esplorazione di quelle potenziali. Il contratto stipulato con Heritage per l'acquisizione del 50% e della operatorship per un ammontare totale di 1,35 miliardi di dollari USA. Un conguaglio del valore di 150 milioni di dollari USA, da corrispondere in contanti o asset, è previsto all'avverarsi di alcune condizioni future. Lo sviluppo di queste risorse richiederà grande sinergia con i programmi infrastrutturali del Paese, nel rispetto dei quali Eni intende svolgere un ruolo guida in partnership con le Autorità locali. Tale impegno richiederà anche investimenti significativi, oltre che capacità tecniche e operative, data l'importanza strategica di queste attività per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Tullow Oil, che possiede il rimanente 50% nei due blocchi, ha 30 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione previa accettazione di tutti i termini e condizioni concordate nell'accordo di compravendita senza riserve o condizioni. Eni è presente nella regione sub-sahariana dai primi anni '60, e attualmente opera in Angola, Ghana, Gabon, Mozambico Nigeria e Repubblica del Congo. La produzione operata da Eni nella regione è ad oggi di circa 450.000 barili di petrolio al giorno Un’ altra importante acquisizione l’Ente di stato l’ha effettuata in Iraq a Zubair, la produzione di questo che è uno dei più grandi giacimenti di petrolio dell’Iraq, è pari attualmente a circa 195 mila barili di olio al giorno. Nell’arco dei prossimi 7 anni, il programma di espansione del campo prevede il raggiungimento di un plateau di produzione pari a di 1,125 milioni di barili al giorno. La licenza è stata assegnata a un consorzio guidato da Eni come operatore e composto anche dall’americana Occidental Petroleum Corporation e dalla Korea Gas Corporation. Il progetto prevede la perforazione di oltre 200 pozzi ad olio, la costruzione delle facilities di trattamento e della necessaria rete di raccolta, nonché il riammodernamento degli impianti esistenti. Il contratto di servizio ha una durata di 20 anni, estendibili a 25, e prevede la partecipazione della compagnia di stato irachena Southern Oil Company con una quota del 25%. L’assegnazione della licenza esplorativa del giacimento giant Zubair consolida il lungo rapporto di collaborazione tra Eni e l’Iraq, che risale agli anni ’70, e permetterà a Eni di crescere ulteriormente in termini di produzione e riserve. Eni è leader nella regione mediorientale, dove è presente nella ricerca, nella perforazione, e nelle fasi di ingegneria e costruzioni.

Piani casa regionali


Finalmente con circa 10 mesi di ritardo il Governo tenta di onorare l’accordo raggiunto con l’intesa Stato-Regioni-Enti locali, anche per un rilancio veloce degli investimenti nell’edilizia privata di contrasto alla crisi economica. La semplificazione e la fissazione di tempi certi per interventi di piccole entità comprende una vasta gamma di lavori che prevedono un incremento sino al 10% della volumetria della costruzione anche in caso di demolizione e ricostruzione, con esclusione di immobili soggetti all’art.136 del codice.
Si possono con questa procedura effettuare interventi sui prospetti esterni, con apertura di finestre, rifacimenti d’intonaci e tinteggiature ed eventuali rifacimenti del tetto e di lattoniere, di gazebo esterni e tettorie con superfici inferiori a 10 mq. La gamma è molto vasta perche interviene anche sulla possibilità di porre impianti per l’aria condizionata, variazione dell’arredo urbano, impianti di pubblica illuminazione, parabole satellitari , installazione di serbatoi di GPL con capacità non superiore 13 mc, posa in opera di pannelli solari , termici e fotovoltaici, nuovi pozzi per presa da falda acquifera per uso domestico. Trova spazio, nei provvedimenti allo studio anche l’installazione di strutture temporanee per concerti, fiere, sagre di durata non superiore a 4 mesi. Il regolamento approvato in prima lettura in autunno dal Consiglio dei Ministri, ha ottenuto il via libera dalla conferenza Stato -Regioni ed ora è approdato al Consiglio di Stato. Terminata questa burocratica procedura con l’approvazione definitiva del regolamento il Ministero dei Beni culturali potrà dare il via alle autorizzazione semplicate per gl’interventi cosiddetti paesaggistici.

Summit economico a Basilea


Nel prossimo week-end la Banca Internazionale dei regolamenti terrà a Basilea un incontro riservato ai governatori delle Banche centrali più importanti del mondo. Oggetto sarà una valutazione della attuale situazione mondiale e il ruolo delle principali banche in questo periodo di post-crisi. Sembra che poco o niente sia cambiato rispetto al periodo ante-crisi. Richiami si erano levati alcuni mesi or sono sia da parte della BCE che da parte di altre banche centrali, ma la liquidità a tassi bassi immessi nel mercato erano e sono usati nella grande maggioranza dei casi per sostenere azioni speculative e non per rilanciare gl’investimenti in infrastrutture o sostenere le PMI. Un esempio di questi giorni è la risalita del prezzo del petrolio e di altri prodotti di base di primaria importanza nella industria della trasformazione. Gli elementi su cui i grandi banchieri dovranno trovare un accordo da sottoporre ai governi sono basilari per i prossimi anni, per battere una crisi che rischia di divenire endemica. Sperare che il mercato si possa correggere da solo è utopia. L’intervento dei governi occidentali a favore delle banche, effettuati per combattere la crisi di fatto ha spostato risorse dalle fasce più deboli a quelle più ricche. Le banche hanno avuto incentivi che nella stragrande maggioranza si sono trasformati in nuovi bonus per i loro managers. Qualche considerazione andrà riservata alle pratiche di ingegneria finanziaria che non produce ricchezza per i normali cittadini, ma parecchi danni per gli stati e le istituzioni pubbliche, un esempio in questo senso sono i derivati venduti a pieni mani a comuni, che solo dopo 2/3 anni si sono accorti dei buchi che hanno provocato nelle loro casse.

mercoledì 6 gennaio 2010

Lavoro italiano nel mondo


La società Saipem del gruppo ENI ha vinto due nuovi contratti per lavori offshore per la posa di nuovi oleodotti per un valore di 450 mld di dollari, uno nel Sud Est Asiatico in Papua Nuova Guinea, in collaborazione con la Esso e la Exxon Mobil.
Questo contratto riguarda la progettazione, trasporto e installazione di una nuova pipe-line di 407 km che collega il il pozzo di Omati River nel sud est della costa di Papua Nuova Guinea con la raffineria vicino alla capitale Port Moresby, la vittoria è stato facilitata dall’esperienza che l’azienda ha maturato in un impianto analogo che dal Kashagan arriva sino al Mar Caspio. Le previsione sono che l’intero progetto sia portato a termine nel 3° trimestre del 2012
Il secondo contratto è stato siglato con la Chim Sao Platform and Pipelines e prevede la progettazione e l’installazione di una piattaforma a circa 300 km sulla costa sud della Repubblica Socialista del Vietnam con ancoraggio a una profondità di circa 100 m. Tutti i lavori in mare saranno effettuati dalla Castoro 8, una delle unità della flotta Saipem più moderna per l’effettuazione di questo tipo di lavori, e saranno completati nel secondo quadrimestre del 2011

martedì 5 gennaio 2010

Novità nei cieli italiani


Ryanair la seconda compagnia aerea per traffico passeggeri in Italia dopo Alitalia minaccia che dal 23 di gennaio bloccherà i propri collegamenti dai dieci aeroporti attualmente serviti se non saranno accettate le proprie disposizioni in fatto di documenti di riconoscimento che sono in contrapposisione alle direttive dell’Enac. L’Ente nazionale riconosce tutti quei documenti, come patente di guida, licenza di pesca etc., riconosciute dalle leggi in vigore in Italia. La compagnia Ryanair restringe alla sola carta d’identità e al passaporto le possibilità d’imbarco. Il quotidiano della Confindustria ricorda come già in Gran Bretagna i problemi della società irlandese siano di altra natura, sembra comunque strano che date le dimensioni del problema non si possa trovare una soluzione ragionevole. Le buone notizie sono che sia una piccola compagnia aerea privata italiana come l’Air Italy, qualora si dovesse verificare l’evento sarebbe disponibile a subentrare sulle rotte Ryanair con l’acquisto di altri 5 aereomobili, sia che un’altra pretendente di tutta altra stazza come Lufthansa Italia, operante dall’aeroporto milanese di Malpensa con 8 aereomobili, già nel recente passato aveva dato la disponibilità ad ampliare il proprio raggio d’azione per entrare con forza nel mercato italiano.

lunedì 4 gennaio 2010

2010 Tassi bassi, inflazione bassa, rilancio degli investimenti


Sembra questa la ricetta governativa dell’anno appena iniziato. L’Istat, ha fatto sapere che nel 2008 l’inflazione nel nostro paese è stata solo dello 0,8%, il governo se ne compiace, le associazione dei consumatori ritengono che i consumi delle famiglie si sono ridotti globalmente del 2,6%, che alcuni aumenti nel settore energetico hanno guastato la festa, e addirittura c'è stato un calo del 6% nel consumo dei carburanti. Ci sono poi le riduzioni dei valori immobiliari del 10%, mentre la borsa ha guadagnato circa il 20%, per cui tutto sommato il calo dell'inflazione poteva essere maggiore e addirittura negativo. In campo internazionale gli interventi della BCE e della Fed sono stati tempestivi nel fornire la liquidità al mercato a tassi che non hanno consentito speculazioni che potevano danneggiare maggiormente le imprese, ma hanno dato respiro al mercato. Il percorso graduale tra la rivalutazione dell’ Euro di circa il 4% e la svalutazione del Dollaro del 6% hanno consentito una stabilità monetaria che permettono all’inizio del 2010 di guardare positivamente all’anno corrente. La necessità di sostenere le PMI sembra partire con puntualità. Il fondo di private equity, con dotazione di un miliardo di € dovrebbe vedere la luce nel corso del mese di gennaio, grazie alla costituzione di una SGR, costituita dalla Cassa depositi e prestiti, dalla Sace e da alcune primarie banche italiane. Nel prossimo mese di febbraio sarà presentato il progetto definitivo della Banca del Mezzogiorno. Il fondo totale di risorse voluto dal Ministero dell’Economia e gestito dalla Cassa Depositi ha visto prenotazione per circa il 70% della prima tranche di 3 mld, ma il totale del fondo nel primo semestre dell’anno potrebbe arrivare a 10 mld. Sono tutti prestiti, non a fondo perduto, ma previsti per aziende che hanno buone prospettive di sviluppo e di redditività.
A questo scenario si affiancano le notizie che trapelano dalla BCE, che prevedono sino all’autunno inoltrato la stabilità del tasso di sconto.