Ieri si è avuta l’asta di 5 miliardi di bond greci con una risposta fortemente positiva da parte delle 5 banche che avevano sottoscritto a fermo la richiesta dello stato greco tanto da aumentare l’importo a 8 miliardi di Euro. Il tasso di rimunerazione di oltre il 6% annuo, in questo momento di percentuali asfittiche, si presenta molto allettante per il mercato in quanto è quasi il doppio della remunerazione prevista per i BTP italiani di pari durata e qualcosa di più per i Bund tedeschi. Lo stato greco ha anticipato le preoccupazione del mercato precisando che mai uscirà dalla Eurozona e che s’impegna a portare il rapporto deficit-PIL schizzato quest’anno a oltre il 12%, al 3% nel giro di tre anni. L’impegno è forte e gravoso, ma vale la pena di vedere gli esiti. La vera cartina di tornasole, rispetto al mercato, si avrà quando fra qualche giorno le banche che hanno sindacato il prestito lo riverseranno sul mercato borsistico. A quel punto si vedrà il vero prezzo di attestazione e di gradimento da parte dei risparmiatori. Indubbiamente qualcosa di positivo è successo. Il mercato incomincia a chiedere la remunerazione del rischio.
martedì 26 gennaio 2010
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