venerdì 8 gennaio 2010

Piani casa regionali


Finalmente con circa 10 mesi di ritardo il Governo tenta di onorare l’accordo raggiunto con l’intesa Stato-Regioni-Enti locali, anche per un rilancio veloce degli investimenti nell’edilizia privata di contrasto alla crisi economica. La semplificazione e la fissazione di tempi certi per interventi di piccole entità comprende una vasta gamma di lavori che prevedono un incremento sino al 10% della volumetria della costruzione anche in caso di demolizione e ricostruzione, con esclusione di immobili soggetti all’art.136 del codice.
Si possono con questa procedura effettuare interventi sui prospetti esterni, con apertura di finestre, rifacimenti d’intonaci e tinteggiature ed eventuali rifacimenti del tetto e di lattoniere, di gazebo esterni e tettorie con superfici inferiori a 10 mq. La gamma è molto vasta perche interviene anche sulla possibilità di porre impianti per l’aria condizionata, variazione dell’arredo urbano, impianti di pubblica illuminazione, parabole satellitari , installazione di serbatoi di GPL con capacità non superiore 13 mc, posa in opera di pannelli solari , termici e fotovoltaici, nuovi pozzi per presa da falda acquifera per uso domestico. Trova spazio, nei provvedimenti allo studio anche l’installazione di strutture temporanee per concerti, fiere, sagre di durata non superiore a 4 mesi. Il regolamento approvato in prima lettura in autunno dal Consiglio dei Ministri, ha ottenuto il via libera dalla conferenza Stato -Regioni ed ora è approdato al Consiglio di Stato. Terminata questa burocratica procedura con l’approvazione definitiva del regolamento il Ministero dei Beni culturali potrà dare il via alle autorizzazione semplicate per gl’interventi cosiddetti paesaggistici.

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