In questo 2010 che vedrà almeno sino all’ultimo trimestre dell’anno, tassi bancari ai minimi storici e rendimenti obbligazionari anch’essi bassi, i risparmiatori saranno costretti a rivolgersi al mercato azionario per trovare una remunerazione accettabile dei loro investimenti. In effetti le prime notizie provenienti dalle varie parti del mondo danno per certa una ripresa degli investimenti e dei rispettivi PIL. Oltre all’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) anche negli USA l’ultimo trimestre si è chiuso con un più 5,7%, dato migliore dal 1996 ad oggi. La Cina viaggia ad incrementi di PIL di oltre il 10% annuo seguita a ruota dagli altri paesi sopramenzionati. Perfino le previsioni per l’Italia sono ottimistiche, perché rispetto a prospettive governative di crescita del PIL, nel 2010, dell’1%, la Banca d’affari americana Merryl Lynch prevede una crescita dell’ 1,9% nel 2010 e del 2,2% per il 2011, mentre tutto sommato sono minori i timori di fiammate inflazionistiche per rialzi dei prezzi delle materie prime, se non nelle maglie di una crescita in linea con l’inflazione. Da questo punto di vista è interessante che molte case di gestione di Fondi, magari di proprietà di primarie banche, incomincino ad acquistare azioni di società che hanno garantito e garantiscono nel tempo consistenti dividendi. In una prospettiva di investimento di 5 anni l’accoppiata rivalutazioni del capitale, e rendimento semestrale di Fondi che pagano regolarmente una cedola, può essere una strategia vincente nei prossimi anni.
domenica 31 gennaio 2010
Azioni. Meglio Fondi comuni azionari
In questo 2010 che vedrà almeno sino all’ultimo trimestre dell’anno, tassi bancari ai minimi storici e rendimenti obbligazionari anch’essi bassi, i risparmiatori saranno costretti a rivolgersi al mercato azionario per trovare una remunerazione accettabile dei loro investimenti. In effetti le prime notizie provenienti dalle varie parti del mondo danno per certa una ripresa degli investimenti e dei rispettivi PIL. Oltre all’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) anche negli USA l’ultimo trimestre si è chiuso con un più 5,7%, dato migliore dal 1996 ad oggi. La Cina viaggia ad incrementi di PIL di oltre il 10% annuo seguita a ruota dagli altri paesi sopramenzionati. Perfino le previsioni per l’Italia sono ottimistiche, perché rispetto a prospettive governative di crescita del PIL, nel 2010, dell’1%, la Banca d’affari americana Merryl Lynch prevede una crescita dell’ 1,9% nel 2010 e del 2,2% per il 2011, mentre tutto sommato sono minori i timori di fiammate inflazionistiche per rialzi dei prezzi delle materie prime, se non nelle maglie di una crescita in linea con l’inflazione. Da questo punto di vista è interessante che molte case di gestione di Fondi, magari di proprietà di primarie banche, incomincino ad acquistare azioni di società che hanno garantito e garantiscono nel tempo consistenti dividendi. In una prospettiva di investimento di 5 anni l’accoppiata rivalutazioni del capitale, e rendimento semestrale di Fondi che pagano regolarmente una cedola, può essere una strategia vincente nei prossimi anni.
Pubblicato da economicamente alle 16:35
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1 commenti:
Analisi giusta. Personalmente però preferisco gli Etf, che sono degli strumenti di gran lunga meno costosi, ai fondi comuni.
Un saluto...
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