La performance del secondo trimestre del PIL tedesco potrebbe rendere la vita più difficile anche alla BCE. Perché, mentre la più forte economia europea raggiunge un vero record di espansione economica +2,2%, dopo la riunificazione del paese, la periferia dell’Eurozona sta ancora lottando per recuperare un debito sovrano fatto lievitare dalla crisi. La Grecia è in recessione profonda, la Spagna si espande meno del previsto, gli economisti e gli investitori stanno rivolgendo di nuovo la loro attenzione sempre più verso i disavanzi di bilancio. Questo è destinato a diventare un rompicapo molto grave per la BCE, così "Marco Annunziata, capo economista di UniCredit Group di Londra, si è espresso, in un'intervista alla Bloomberg Television. La BCE, per frenare una salita troppo brusca dell’economia, secondo le regole della Bundesbank dovrebbe ricorrere all'innalzamento dei tassi molto rapidamente. Ma molti paesi della periferia dell’Eurozona come il Portogallo, la Spagna, la Grecia, Italia e l’Irlanda - che non possono permetterselo obbligherà Trichet a seguire una via che impedirà alla Germania un surriscaldamento pur mantenendo a bada la crisi per debito sovrano forte, in un momento in cui gli investitori sono ancora una volta pronti a mettere in discussione la capacità di questi paesi, di grandi deficit, di tagliare i loro bilanci. Già oggi il rendimento supplementare che gli investitori richiedono per acquistare obbligazioni greche rispetto ai bunds del benchmark tedesco è salito a livello più alto dal 7 maggio e il premio da pagare sulle obbligazioni a 10 anni è cresciuto di 10 punti base, a 807. In Irlanda, dove gli investitori sono preoccupati per il costo dei salvataggi bancari che potrebbe superare le stime, è salito di 5 punti base a 293. Questo è il più alto dal 29 giugno. Le relazioni odierne hanno evidenziato la portata del divario di crescita nella zona dell'euro, che si è ampliata rispetto al 1° trimestre. La Germania, che è cresciuta del 2,2% nel secondo trimestre, è stata la motrice di quasi i due terzi dell’ espansione del blocco, anche se viene valutata solo un quarto dell'economia dell’Eurozona. In Spagna, il cui governo è impegnato con le misure più dure di austerità degli ultimi tre decenni a limitare il deficit, l'economia è cresciuta solo dello 0,2% In Grecia il PIL si è contratto dell’1.5%. Tale divisione rende più difficile per Trichet di valutare i tempi di quando poter rimuovere le misure di emergenza e di stringere la politica finanziaria e monetaria. Tirare indietro troppo presto potrebbe soffocare il credito e gli investitori, agendo troppo tardi, potrebbe attizzare l'inflazione. Per ora, i dati sono dalla parte di Trichet, perchè i prezzi sono aumentati dell’ 1.7% nel mese di luglio, il più alto degli ultimi 20 mesi, ma ha dichiarato Trichet il 5 agosto, le aspettative d’ inflazione sono "saldamente ancorate".
sabato 14 agosto 2010
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