giovedì 19 agosto 2010

Fiducia nell’economia tedesca

Ieri il costo per la Germania per finanziarsi sul mercato dei titoli di Stato è sceso ai minimi storici sulla scadenza a 30 anni, il rendimento sul Bund tedesco è stato del 2,978%. La Germania si conferma la locomotiva d’Europa in termini di crescita economica. Lo sottolinea l’Ocse in un rapporto sui conti pubblici da cui emerge che l’Italia si piazza all’ultimo posto della classifica.
Nonostante questi dati positivi la fiducia degli investitori tedeschi è sceso per il quarto mese consecutivo su preoccupazioni che il rallentamento della crescita globale potrebbe infierire sulla ripresa guidata dalle esportazioni del paese. L'istituto ZEW ha dichiarato che la prospettiva per gl’investitori professionali per i prossimi sei mesi, è scesa di 14 punti in agosto, a 21,2 rispetto al mese scorso. Questo dato è al di sotto della media storica di 27,3, e fanno volgere in negativo le attese degli economisti con un di un calo del 20%. Il boom delle esportazioni ha alimentato la crescita trimestre su trimestre della Germania del 2,2% nel periodo aprile-giugno. Tuttavia, l’attesa che il ritmo sarà più lento nel secondo semestre è stato rafforzato da recenti segnali di rallentamento dell'economia negli Stati Uniti e Cina. La fiducia in calo indica che l'enorme crescita osservata nel secondo trimestre è improbabile che continui, ha dichiarato ZEW in un comunicato. Il presidente della ZEW, Wolfgang Franz, ha detto che, dati i segnali di una minor dinamica di sviluppo dell'economia globale, l'euforia per i tassi di crescita in alcuni settori mettono a disagio gli esperti del mercato finanziario, perche le loro attese di sei mesi negativi, si scontrano con la visione degli investitori che della situazione attuale della Germania si attendono un semestre molto buono. E’ anche vero che l'economia tedesca sconta una contrazione del 4,7% dell'anno scorso, una delle peggiori performance dalla seconda guerra mondiale. “Un rimbalzo molto forte per quest'anno nel suo complesso è una certezza, ha dichiarato Alexander Koch, un economista di UniCredit. 'Ma anche che non ci sono segni di una brusca fine della ripresa e non ci sono indicazioni allarmanti per qualsiasi tipo di recessione, lo slancio dell'economia tedesca è impostato su una moderata, ma sostanziale crescita per la fine dell'anno e nel 2011'.

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