Oggi - fonte Ansa - il traffico ferroviario che porta alla citta' di Sarov, 500 km a est di Mosca, è stato interrotto per combattere le fiamme. Nonostante la strenua lotta e la diminuzione del 25% dei roghi, sono attivi ancora 560 incendi Ancora oggi – sempre fonte Ansa – il capo del Cremlino Medvedev ha reso noto che circa un quarto della raccolta di grano è stato distrutto dal caldo e dagli incendi. Medvedev ha ordinato a governo, enti di controllo e magistratura di monitorare i prezzi del grano e di altri generi alimentari, in particolare farina, pane, latte e carne, per prevenire aumenti. Secondo gli esperti, gli effetti della calamità e la sospensione dell'export di grano, almeno sino a fine anno, hanno già causato un aumento del prezzo del pane. Di due giorni fa la notizia, riportata dal Federal Statistics Service, che il PIL del paese è salito nel secondo trimestre del 5,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel trimestre precedente era salito invece del 2,9%. Il primo ministro Vladimir Putin, il mese scorso, ha dichiarato che il deficit di bilancio può ridursi al 3,6% del PIL l'anno prossimo, da 5,9% nel 2009. L’aumento del prezzo del petrolio insieme all’aumento delle vendite di circa il 20% di olio combustibile ha effetti tonici sull’economia russa grande esportatrice di prodotti energetici, aiutando la nazione a ridurre il disavanzo di bilancio. Effetti quasi immediati si sono avuti con la riduzione del costo della protezione del debito russo contro il mancato pagamento a cinque anni (CDS) che è sceso di 2 punti base al 5 agosto c.a., il livello più basso in quasi tre mesi, secondo i dati del provider CMA. Una valutazione più completa sulla Russia, il cui debito è valutato Baa1 da Moody's Investors Service, alla luce degli avvenimenti di questi giorni, sarà possibile farla solo quando il Cremlino annuncerà il piano d’investimenti sul territorio per fronteggiare i danni che i roghi hanno inflitto al paese e quali risorse metterà in campo per finanziarlo.
giovedì 12 agosto 2010
La Russia fra recupero del PIL e arretratezze infrastrutturali
Pubblicato da economicamente alle 17:52
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento