Washington. - Con l’ok odierno da parte dell’anti-trust americana la fusione potrà prendere corpo dal 1 ottobre prossimo. La United Airlines è la terza compagnia aerea americana e la Continental Airlines la quarta; insieme saranno la prima compagnia aerea del mondo. Serviranno 370 destinazioni in 59 paesi con una cifra d’affari cumulativa di 29 mld di dollari e una flotta di 700 aerei e 87.000 lavoratori nel mondo. Il nulla-osta è arrivato dopo che le due compagnie avevano risposte a tutte le obiezioni effettuate dal dipartimento della giustizia americana e dalla agenzia Ue per il rispetto della concorrenza, sulla possibilità che la loro fusione non lasciasse lo spazio dovuto ai concorrenti, e dopo che, presso l’aeroporto internazionale di Newak, vicino a New York, le due compagnie hanno accettato di cedere alla Southwest Airlines numerosi diritti di decollo e di atterraggi. Le due compagnie dovranno tuttavia continuare a lavorare separatamente ancora per un anno, il tempo necessario all’amministrazione federale dell’aviazione per deliberare un certificato comune di abilitazione ai voli.
Nel luglio scorso l’UE aveva ugualmente dato semaforo verde all’aggregazione. Bruxelles aveva ritenuto che le due compagnie erano complementari nella misura in cui esse avessero gestito piattaforme comuni in diverse città USA e che eventuali aumenti di prezzo sarebbero stati marginali. Questa fusione avrà un forte impatto sul mercato mondiale del settore per il numero di destinazioni servite, volume d’affari e numero d’aerei con relativo personale. E dovrà confrontarsi con le incertezze del mercato, la concorrenza feroce della compagnie low cost, la stagnazione dei prezzi del petrolio e le inquietudini provenienti dalle minacce terroristiche. La parte più difficile inizia ora.
Nel luglio scorso l’UE aveva ugualmente dato semaforo verde all’aggregazione. Bruxelles aveva ritenuto che le due compagnie erano complementari nella misura in cui esse avessero gestito piattaforme comuni in diverse città USA e che eventuali aumenti di prezzo sarebbero stati marginali. Questa fusione avrà un forte impatto sul mercato mondiale del settore per il numero di destinazioni servite, volume d’affari e numero d’aerei con relativo personale. E dovrà confrontarsi con le incertezze del mercato, la concorrenza feroce della compagnie low cost, la stagnazione dei prezzi del petrolio e le inquietudini provenienti dalle minacce terroristiche. La parte più difficile inizia ora.
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