I mercati azionari, questa settimana, hanno continuato a mostrare forza, sostenuti dai riscontri positivi sul fronte delle trimestrali e nell’attesa che la Fed possa adottare nuovi interventi di politica monetaria espansiva già a partire dalla prossima riunione del 3 novembre. In tale contesto, i principali indici hanno fatto segnare nuovi massimi di periodo, con il DAX che è tornato ai livelli di agosto 2008, grazie alla spinta dell’economia tedesca che rappresenta ancora il traino per la crescita nell' Eurozona. Negli Stati Uniti, circa il 30% delle società appartenenti all’indice S&P500 ha riportato i dati relativi al 3° trimestre, registrando utili in crescita del 45,6% su base annua, con il 79% delle società che hanno registrato risultati superiori alle stime di mercato. Significative le crescite nel comparto Finanziario, con le grandi banche d’affari che hanno evidenziato un miglioramento della qualità del credito, grazie ad accantonamenti per perdite in misura più contenuta; di contro, i principali istituti hanno registrato una flessione dei ricavi soprattutto per quanto riguarda l’attività di trading. Buoni i progressi degli utili riportati dai comparti Industriali (+76,2%) e Tecnologico (+45,9%), con questi ultimi che hanno beneficiato ancora delle crescite nel segmento dei semiconduttori. Tecnicamente, l’S&P500 rimane ancora a ridosso della zona di opposizione posta a 1.185, il cui superamento proietterebbe l’indice verso 1.205-1.207 e successivamente a 1.220-1.230.
Sul fronte opposto, il ritorno sotto 1.160 riproporrebbe l’area di forte valenza posta a 1.130-1.120, il cui cedimento favorirebbe il ritest verso l’area supportiva rilevante posta a 1.113-1.110. L’eventuale perdita di tali livelli toglierebbe forza al movimento proiettando l’indice verso 1.090-1.080. Lo Stoxx600 resta sull’area resistenziale posta a 268-269, la cui violazione fornirebbe un segnale di forza proiettando l’indice verso i precedenti massimi realizzati lo scorso aprile a 270-272. Sul fronte opposto, la perdita di 257-256,5, confermata dal cedimento di 253, condurrebbe verso l’area posta a 250 (trend line rialzista di breve costruita sui minimi di maggio). Eventuali rotture di tali livelli porterebbero a 247-245, area supportiva importante.
A livello settoriale, continua la forza relativa espressa dall’Auto grazie ai risultati, migliori delle attese, riportati dalla Fiat e da nuove indicazioni positive sul fronte delle vendite, con Volkswagen che ha superato, durante i primi nove mesi dell’anno, la soglia dei 5 milioni (5,37 milioni nel dettaglio) di autovetture vendute. Tale risultato conferma le attese del gruppo, che conta di chiudere l’intero 2010 con un nuovo livello record, grazie in particolar modo alle migliori performance in mercati extra Europa, come in Cina. Recupera forza il Bancario, grazie all’allentarsi delle tensioni sul fronte dei debiti pubblici nei Paesi periferici e ai dati migliori delle attese riportati dalle principali banche d’affari statunitensi; queste ultime, però, rimangono fortemente condizionate dalla possibilità di un congelamento dei pignoramenti immobiliari, che avrebbe serie conseguenze sui conti societari. Le positive trimestrali d’importanti gruppi statunitensi, come General Electric e Boeing, favoriscono il recupero degli Industriali.
Positive indicazioni sono arrivate dal Tecnologico, con Nokia che ha conseguito utili superiori alle attese e ha confermato una performance per il resto dell’anno all’incirca in linea con le attese. Nello stesso comparto, Infineon potrebbe arrivare a distribuire, per la seconda volta nella sua storia, un dividendo per l’intero esercizio fiscale. L’attenuarsi della spinta dei prezzi delle materie prime sta limitando la forza relativa delle Risorse di base, colpite da maggiori prese di beneficio dopo i decisi guadagni delle precedenti settimane. Debolezza per i Farmaceutici date le caratteristiche difensive del comparto.
Sul fronte opposto, il ritorno sotto 1.160 riproporrebbe l’area di forte valenza posta a 1.130-1.120, il cui cedimento favorirebbe il ritest verso l’area supportiva rilevante posta a 1.113-1.110. L’eventuale perdita di tali livelli toglierebbe forza al movimento proiettando l’indice verso 1.090-1.080. Lo Stoxx600 resta sull’area resistenziale posta a 268-269, la cui violazione fornirebbe un segnale di forza proiettando l’indice verso i precedenti massimi realizzati lo scorso aprile a 270-272. Sul fronte opposto, la perdita di 257-256,5, confermata dal cedimento di 253, condurrebbe verso l’area posta a 250 (trend line rialzista di breve costruita sui minimi di maggio). Eventuali rotture di tali livelli porterebbero a 247-245, area supportiva importante.
A livello settoriale, continua la forza relativa espressa dall’Auto grazie ai risultati, migliori delle attese, riportati dalla Fiat e da nuove indicazioni positive sul fronte delle vendite, con Volkswagen che ha superato, durante i primi nove mesi dell’anno, la soglia dei 5 milioni (5,37 milioni nel dettaglio) di autovetture vendute. Tale risultato conferma le attese del gruppo, che conta di chiudere l’intero 2010 con un nuovo livello record, grazie in particolar modo alle migliori performance in mercati extra Europa, come in Cina. Recupera forza il Bancario, grazie all’allentarsi delle tensioni sul fronte dei debiti pubblici nei Paesi periferici e ai dati migliori delle attese riportati dalle principali banche d’affari statunitensi; queste ultime, però, rimangono fortemente condizionate dalla possibilità di un congelamento dei pignoramenti immobiliari, che avrebbe serie conseguenze sui conti societari. Le positive trimestrali d’importanti gruppi statunitensi, come General Electric e Boeing, favoriscono il recupero degli Industriali.
Positive indicazioni sono arrivate dal Tecnologico, con Nokia che ha conseguito utili superiori alle attese e ha confermato una performance per il resto dell’anno all’incirca in linea con le attese. Nello stesso comparto, Infineon potrebbe arrivare a distribuire, per la seconda volta nella sua storia, un dividendo per l’intero esercizio fiscale. L’attenuarsi della spinta dei prezzi delle materie prime sta limitando la forza relativa delle Risorse di base, colpite da maggiori prese di beneficio dopo i decisi guadagni delle precedenti settimane. Debolezza per i Farmaceutici date le caratteristiche difensive del comparto.
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