Gli indici PMI europei, pubblicati dall’agenzia di analisi e ricerca Markit Economics, descrivono, all’interno dell’Eurozona, un settore manifatturiero e terziario in espansione, indice superiore a 50, seppure a ritmi differenti. La lettura preliminare del PMI Manifatturiero di ottobre ha accelerato a 54,1 dai 53,7 punti di settembre, evidenziando un’espansione superiore rispetto alle attese ferme a 53,2. Cala invece il PMI dei servizi a 53,2 dal 54,1 di settembre, sotto le attese di 53,7. L’indice PMI Composito è risultato così pari a 53,4 da 54,1 deludendo le attese che convergevano attorno ad un valore di 53,7. L’anticipazione per il mese di ottobre dell’indice sulla fiducia dei consumatori in Europa, pubblicato mensilmente dalla Commissione Europea, conferma un trend stabile attestandosi sullo stesso valore di settembre, -11 punti, in linea con le attese degli analisti. Con riferimento ai singoli paesi, segnaliamo la pubblicazione dell’indice di fiducia ZEW, misura del giudizio degli operatori sulla situazione corrente in Germania. L’indicatore, pubblicato dall’omonimo istituto tedesco, in ottobre registra un calo significativo a -7,2 punti dai -4,3 di settembre, dato peggiore delle aspettative che convergevano su -7. Migliore, invece, l’indice che misura le condizioni attuali dell’economia (ZEW sulla situazione corrente), che nel mese corrente balza a 72,6 dai 59,9 del mese precedente, superando abbondantemente un consenso fermo a 64 punti. I prezzi delle importazioni tedesche a settembre registrano un aumento dei prezzi dello 0,3%, mentre la variazione su base annua è pari ad un +3,9% contro attese del 3,8%. Il dato al netto dei prezzi energetici, ritenuti una componente più volatile, conferma una variazione mensile dello 0,3%, mentre su base annua evidenzia un incremento più contenuto pari al +2,8%. Gli indici PMI tedeschi confermano la buona tenuta del sistema economico tedesco. Il settore manifatturiero segnala un’accelerazione più rapida a 56,1 rispetto alle previsioni di 54,6 (precedente 55,1), mentre il PMI Servizi raggiunge i 56,6 punti dai 54,9 di settembre. Secondo quanto comunicato dall’IFO, l’istituto di ricerca economica con sede a Monaco, l’indice IFO di ottobre raggiunge i 107,6 punti dai 106,8 del mese precedente, confermando un trend in risalita.
In Francia il PMI Servizi ad ottobre ha evidenziato una flessione a 55,3 punti dai 58,2 di settembre, raggiungendo i minimi da un anno, superando le stime degli analisti che prevedevano un calo più lieve (57,5). Il PMI Manifatturiero, invece, pur confermando una crescita dell’attività nel settore, cala a 55,2 punti nel mese corrente dai 56 di settembre.
USA. La produzione industriale statunitense registra una flessione dello 0,2% a settembre. Questo risultato conferma il rallentamento della dinamica della produzione industriale nel 3° trimestre, che raggiunge complessivamente una variazione del 4,8%, dopo il +7% del 1° e 2° trimestre. Nel mese di ottobre le nuove costruzioni abitative hanno raggiunto le 610 mila unità rispetto alle 608 mila del mese di agosto. Diminuiscono, invece le concessioni edilizie, che raggiungono le 539 mila unità a settembre (-5,6%) dalle 571 mila di agosto.
Positivi i dati sui nuovi sussidi alla disoccupazione, che diminuiscono più delle attese passando a 452 mila unità dalle precedenti 475 mila. Il dato è in linea con un mercato del lavoro ancora debole.
Meno brillante la situazione in Italia dove le prospettive per la crescita del Pil, quest'anno e il prossimo, non si discostano molto dall'1%. Il governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento odierno alla giornata mondiale del risparmio, è tornato a rimarcare la difficile situazione del mercato del lavoro dove il tasso di sottoutilizzo è «superiore all'11%», sommando insieme disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e quelli che scoraggiati hanno smesso di cercare attivamente un impiego. Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si é ridotto in italia di 560 mila persone. Nel primo semestre del 2010 si è avuta una debole ripresa, con 40 mila occupati in più». Comunque nell’Eurozona la disoccupazione, negli ultimi 5 mesi è rimasta mediamente intorno al 10,1%, il massimo da quando esiste l’Euro.
In Francia il PMI Servizi ad ottobre ha evidenziato una flessione a 55,3 punti dai 58,2 di settembre, raggiungendo i minimi da un anno, superando le stime degli analisti che prevedevano un calo più lieve (57,5). Il PMI Manifatturiero, invece, pur confermando una crescita dell’attività nel settore, cala a 55,2 punti nel mese corrente dai 56 di settembre.
USA. La produzione industriale statunitense registra una flessione dello 0,2% a settembre. Questo risultato conferma il rallentamento della dinamica della produzione industriale nel 3° trimestre, che raggiunge complessivamente una variazione del 4,8%, dopo il +7% del 1° e 2° trimestre. Nel mese di ottobre le nuove costruzioni abitative hanno raggiunto le 610 mila unità rispetto alle 608 mila del mese di agosto. Diminuiscono, invece le concessioni edilizie, che raggiungono le 539 mila unità a settembre (-5,6%) dalle 571 mila di agosto.
Positivi i dati sui nuovi sussidi alla disoccupazione, che diminuiscono più delle attese passando a 452 mila unità dalle precedenti 475 mila. Il dato è in linea con un mercato del lavoro ancora debole.
Meno brillante la situazione in Italia dove le prospettive per la crescita del Pil, quest'anno e il prossimo, non si discostano molto dall'1%. Il governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento odierno alla giornata mondiale del risparmio, è tornato a rimarcare la difficile situazione del mercato del lavoro dove il tasso di sottoutilizzo è «superiore all'11%», sommando insieme disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e quelli che scoraggiati hanno smesso di cercare attivamente un impiego. Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si é ridotto in italia di 560 mila persone. Nel primo semestre del 2010 si è avuta una debole ripresa, con 40 mila occupati in più». Comunque nell’Eurozona la disoccupazione, negli ultimi 5 mesi è rimasta mediamente intorno al 10,1%, il massimo da quando esiste l’Euro.
0 commenti:
Posta un commento