martedì 26 ottobre 2010

Fiducia dei consumatori europei

I dati sulla fiducia da parte degli Stati che insieme producono oltre i due terzi della produzione della Eurozona ha rafforzato le speranze che l’ economia rimarrà resistente nell'ultimo trimestre del 2010, portando via l'impatto dei programmi di austerità e le preoccupazione del debito sovrano che saranno soffocate da un euro forte.
In Francia, la fiducia dei consumatori è salita a ottobre a livello più alto degli ultimi otto mesi, confondendo le previsioni per un lieve calo che numerose famiglie avevano preoccupate per la disoccupazione e in un contesto di proteste nazionali per la riforma delle pensioni che hanno inferto un piccolo colpo alla ripresa del paese. Il morale italiano è salito a livelli visti l'ultima volta nel mese di aprile, di nuovo contro attese di un lieve calo. Il morale dei consumatori in Europa vola in alto a novembre per l'economia tedesca al massimo livello dal maggio 2008, anche se la cifra è leggermente inferiore alle attese degli economisti, secondo un sondaggio del gruppo di ricerca di mercato effettuato da Gaff.
In Germania si sono avuti incrementi di consumi che hanno sostenuto bene negli ultimi mesi il mercato e i posti di lavoro.
In Francia si assiste a una leggera ripresa basata sul fatto che le aspettative di un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro si stanno lentamente placando. L'ufficio nazionale francese di statistica, Insee, ha pubblicato l'indice mensile di fiducia dei consumatori della seconda economia più grande della zona euro che è salito a -34 da -35. Gli analisti interpellati da Reuters si aspettavano una lettura a -36. Nel mese di ottobre, l’ Insee, che prevedeva un aumento della disoccupazione, invece ha dichiarato che c’è stato un tuffo al ribasso, passando da -45 a -43. Anche le prospettive dei consumatori francesi, per le loro finanze personali, sono migliorate, passando a -17 da -19, mentre le preoccupazioni per l'inflazione sono scese a -27 da -30. Diversi analisti economici hanno dichiarato che ciò è coerente con lo scenario di una ripresa continua.
La Francia è stata colpita da una serie di scioperi nelle raffinerie di petrolio e nei depositi di carburante. Ci sono stati in questo mese blocchi che hanno ridotto al minimo i rifornimenti di benzina e diesel, tutte azioni organizzate dai sindacati per protestare contro il presidente Nicolas Sarkozy per l'innalzamento dell'età pensionabile di due anni. Comunque, il clima di tensioni sociali che è iniziato a settembre non sembra aver molto influenzato il percorso di graduale miglioramento della fiducia. Il ministro dell'Economia francese Christine Lagarde ha riconosciuto che gli scioperi e la penuria di carburante stanno danneggiando le imprese, ma ha detto oggi che non si aspetta che possa intaccare una previsione di crescita del 1,5% fatta dal governo per il 2010.
In Italia, l'indice di fiducia pubblicato dal principale istituto di ricerca Isae è salito a 107,7 da 107,2 in ottobre rispetto a settembre e superato le previsioni degli analisti interpellati da Reuters per una lettura di 106,8. La fase peggiore del ciclo economico, anche per il mercato del lavoro, sembra essere alle nostre spalle. Questo significa anche che la spesa dei consumatori, che è stata stagnante fino ad ora, dovrebbe vedere una graduale ripresa, ha dichiarato l'economista Paolo Mameli di Banca Intesa Sanpaolo.
In Germania, l'indicatore delle aspettative dei consumatori di GfK, gruppo con sede a Norimberga, basato su un sondaggio di 2.000 persone, si è mantenuto al 4,9 per novembre, invariato rispetto a ottobre. I dati recenti della più grande economia europea sono tutti per lo più al rialzo, segnalando un forte recupero che può reggere nel tempo.

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