La bolla globale dei prezzi del gas incominca a sgonfiarsi. La crisi economica, la produzione in forte crescita del gas shale negli Stati Uniti, la messa in funzione di nuovi impianti di produzione di gas liquefatto, stanno sconvolgendo il mercato globale e i prezzi scendono. Questo caso illustra la sensibilità dei prezzi dei mercati del gas in evoluzione continua. A Dunkerque, l'EDF ha lavorato a lungo su un progetto per costruire un terminale per l'importazione di gas naturale liquefatto (GNL). Prima dell'estate, la società elettrica ha preferito prendersi una tregua supplementare prima di prendere una decisione definitiva. Interpellata oggi l'EDF risponde che una decisione definitiva non è stata ancora presa, ma che insieme ai suoi partner, ne fa parte anche la Total, ci sta attivamente pensando. Tuttavia, questa struttura per un costo stimato di un miliardo di euro, potrebbe rimanere ferma per lungo tempo. Tali dubbi non sono solo riflessioni della strategia sul gas di EDF, ma effetto del fatto che su scala globale, questa fonte di energia negli ultimi mesi ha registrato un calo drammatico di prezzo. Si sta avvicinando al 70% del benchmark USA Henry Hub dal giugno 2008. Causa di questo declino accelerato: la crisi economica globale che ha colpito principalmente le economie sviluppate e ha provocato un netto calo dei consumi di gas (principalmente usato per generare elettricità) in sede OCSE. In questo fenomeno ciclico, si sono aggiunti due fattori strutturali: negli Stati Uniti, i progressi tecnologici hanno portato ad un aumento improvviso da tre anni, della produzione di gas non convenzionale, in particolare gas shale (proveniente dalla frantumazione delle rocce). Secondo fattore strutturale: i paesi produttori, a partire dal Qatar, hanno investito molto prima della crisi del prezzo, su impianti di liquefazione. Molti grandi impianti entreranno in produzione nei prossimi anni. In Italia dei 5 impianti di rigassificazione per metaniere solo 2 sono entrati in funzione, uno in Emilia e uno in Sicilia. Per gli altri tre si aspettano ancora le ultime decisioni.
lunedì 25 ottobre 2010
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