sabato 3 settembre 2011

UE, FMI e BCE interrompono le trattive con Atene

Le autorità greche da una parte, e gli ispettori dell'Unione europea, il FMI e la BCE, dall'altro, non sono d'accordo sul grave ritardo di Atene nel ridurre il suo deficit di bilancio e sospendono i colloqui per dieci giorni, secondo autorevoli voci di funzionari di Bruxelles. Giovedi, la Grecia e i suoi creditori internazionali hanno annunciato che l'obiettivo di riduzione del disavanzo non sarà raggiunto quest'anno. La pausa nella discussione rivela le tensioni nel processo di erogazione del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia e giunge inaspettato. Il ministro delle finanze Evangelos Venizelos ha negato che i colloqui sono stati sospesi, ma che riprenderanno il 14 settembre, dopo una breve pausa per il tempo di studiare i dati economici a livello tecnico. Il Fondo monetario internazionale aveva inizialmente detto che il processo si sarebbe concluso il 5 settembre al più tardi, ma la decisone è stata presa ieri sera per concludere il primo round di discussioni ed organizzare un secondo ciclo che inizierà fra dieci giorni il 14 settembre, ha detto il ministro greco in una conferenza stampa. Ha aggiunto che la recessione che la Grecia sta vivendo inciderà nell'ordine del 5% quest'anno, ma non modificherà gli obiettivi del governo. La missione congiunta ha poi annunciato di aver temporaneamente lasciato la Grecia per dare tempo al governo di completare il suo lavoro tecnico sul bilancio 2012 e la riforma. In una nota comune UE, BCE e FMI hanno comunicato di aver discusso i recenti sviluppi economici e rivisto le azioni intraprese nel contesto della quinta revisione del programma greco economico. "La missione si propone di tornare ad Atene a metà settembre, quando le autorità greche avranno completato il lavoro tecnico, al fine di proseguire le discussioni sulle misure necessarie per la conclusione del processo." In mancanza di accordo sulle misure del secondo salvataggio greco, il paese rischia di essere in default sul proprio debito. Il paese non ha titoli in scadenza fino a marzo 2012, il che significa che il rischio default non è da temere in un futuro immediato, anche se Atene non ottiene gli 8 miliardi di euro previsti per questo mese. La Grecia, tuttavia, continua a generare significativi deficit di flusso di cassa e può incontrare grosse difficoltà. Secondo un funzionario vicino alla missione congiunta, il deficit di bilancio nel 2011 sarà di almeno l'8,6% del PIL, mentre il target è del 7,6%. Un alto funzionario del governo greco per parte sua, ha detto a Reuters che Atene ha considerato il deficit al 8,1% o 8,2% del PIL perchè la recessione è stata più forte del previsto. La "troika", ritiene che solo un quarto della deviazione fiscale è dovuta alla recessione. Nelle campagne aumenta il disagio. La possibilità di riempire velocemente le casse dello Stato attraverso la raccolta di tasse procede lentamente così come le privatizzazione. Il governo greco, sotto la pressione dei paesi donatori mercoledì ha deciso l'aumento dell'IVA al 10% per i ristoranti, sulle bevande, piatti pronti, panini e torte. Una misura di emergenza, che sarà abrogata nel mese di gennaio, quando la nuova tassa verrà applicata, ma che ha provocato le ire della popolazione. L'Unione dei ristoratori greci ha annunciato che non aumenterà le tariffe per non dover rimborsare l'IVA alle autorità fiscali, "i nostri negozi sono vuoti, la gente fa meno acquisti, ha dichiarato il presidente Tsiakos Yiannis. Abbiamo già assorbito i precedenti due aumenti dell'IVA. Non possiamo fare di più, 15.000 aziende e oltre 45.000 dipendenti sono coinvolti e potrebbero essere licenziati. Il ministro delle Finanze finlandese ha detto che in ordine alle richieste di garanzie finanziarie alla Grecia in cambio di prestiti del 16 agosto e fortemente criticate all'interno dell'UE, inclusa la Germania, l'accordo bilaterale potrebbe essere ridiscusso. "I negoziati si svolgono ogni giorno e ci siamo impegnati a trovare una soluzione che soddisfi tutti i paesi dell'area dell'euro", ha dichiarato venerdì, il ministro finlandese Jutta Urpilainen. E' previsto un incontro con gli omologhi tedesco e olandese martedì a Berlino. Se la discussione sembra in stallo per la Grecia, Portogallo e Irlanda sono riusciti a garantire sufficientemene la "Troika". I due paesi riceveranno 11,5 miliardi e 7,5 miliardi di euro quale sostegno finanziario promesso. Il Consiglio dell'Unione europea ha infatti confermano questo venerdì, il pagamento dei futuri cicli di assistenza dopo che hanno ricevuto l'autorizzazione da parte della BCE. La Banca centrale europea ha ritenuto il loro sforzi sul bilancio, positivi.

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