martedì 27 settembre 2011

Boeing 787 Dreamliner, la prima risposta alla lotta contro il caro-carburante

I governi delle nazioni a traffico aereo intenso stanno sviluppando sistemi di navigazione che possa consentire alle compagnie aeree di volare utilizzando percorsi più brevi. Inoltre le compagnie, sono alla ricerca di velivoli più efficienti per ridure la loro spesa maggiore. Per i passeggeri, significa che le tariffe non seguano le impennate del prezzo del petrolio. L'urgenza di ridurre il consumo di carburante è guidata da due tendenze: i prezzi del petrolio e più severe normative ambientali. Queste pressioni da parte dei dirigenti delle compagnie aeree per i miglioramenti, hanno spinto le frontiere della tecnologia verso la costruzione di aerei più leggeri prendendo a prestito anche alcuni elementi essenziali dai design dei motori dell'industria automobilistica, come le trasmissioni automatiche. I costruttori di aerei hanno già ridotto i consumi di carburante il doppio di quanto hanno fatto i costruttori di auto e di treno. Nel 1980, ci volevano in media di 46 litri di carburante per far volare un passeggero su 1.000 miglia. Oggi, ne bastano 22, secondo un'analisi AP del Dipartimento di dati di trasporto negli USA. Gli esperti dicono che i prossimi miglioramenti potrebbero portare quel numero a 18 litri entro un decennio. Oggi con il primo volo del nuovo Boeing 787 Dreamliner tra Stati Uniti e Giappone arriva la risposta a questa lotta contro il caro-carburante. Consegnato ieri alla compagnia giapponese Ana il primo esemplare del jet B-787 Dreamliner, è un gigante dei cieli rispettoso dell'ambiente nato per aprire una nuova era dell'aviazione commerciale, esso farà il primo volo verso Tokyo. Atteso da tempo, per la sua ecocompatibilità: per metà in fibra di carbonio, consuma infatti il 20% in meno di un normale aereo predisposto per le tratte a lungo raggio ed è in grado di dare una sforbiciata del 30% ai costi di manutenzione della fusoliera e del 60% al livello di inquinamento acustico. Un aeroplano meno costoso, più ecologico che consente di aumentare del 40% il raggio d'azione. Ma il Dreamliner intende pure cambiare la logica del trasporto commerciale e inaugura il collegamento punto-a-punto, come viene chiamato, consentendo voli diretti tra città, a esempio Milano-Filadelfia senza scalo in un grande aeroporto tipo New York. Questo taglia i tempi, aumenta il comfort ed elimina il fastidio dei sempre più affollati Hub. Il Dreamliner trasporta da 250 a 290 passeggeri e il costo per aereo varia da 185 a 218 milioni di dollari. Possiede migliorie apprezzabili per i passeggeri come un corridoio più largo di sei centimetri e anche più spazio tra i sedili. L'aria è più umidificata per ridurre la secchezza della bocca e pur volando a 13 mila metri la pressione interna equivale a 1.800 metri d'altezza, mentre oggi la quota corrisponde è a 2.400 metri. I finestrini saranno oscurati elettronicamente e sono previste nuove tecnologie in cabina (a esempio il visore a testa alta) che ridurranno la fatica dei piloti.

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