Il prezzo del greggio è sceso durante la notte con le scorte di carburante in aumento e il calo della domanda in tutto il mondo. In cima gli Stati Uniti che hanno rinforzato le aspettative di un calo per il rallentamento della crescita economica e la crisi del debito in Europa, mentre un dollaro più forte ha anche mantenuto i prezzi sotto pressione. Il Brent è scivolato di 32 centesimi a 112,08 dollari al barile, in calo del 12% dal picco di quest'anno che era giunto sopra i $ 127. I contratti del greggio, scadenza ottobre, oggi negli USA sono scesi di 28 centesimi a 88,63 dollari. Crisi del debito in Europa sta intaccando la fiducia verso una risalita del prezzo. I Ministri delle finanze della UE sono stati avvertiti del pericolo che una nuova stretta creditizia possa provocare una crisi "sistemica" del debito sovrano della zona euro che potrebbe avere dei riflessi sulle banche. "La preoccupazione è che ciò che inizia come una crisi finanziaria guiderà il costo del denaro a livelli in cui è difficile per il mondo delle imprese investire, deprimendo l'attività economica e facendo pressione sul petrolio", ha detto Michael McCarthy, capo stratega mercati a CMC Markets a Sydney. "Il dollaro è anche un fattore chiave. "Il Presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, ha detto ieri che il mondo è entrato in un nuovo pericoloso ciclo economico in Europa, Giappone e Stati Uniti. Sono necessari sforzi di tutti al fine di prendere decisioni difficili per evitare di trascinare verso il basso l'economia globale. Riflettendo un rallentamento della crescita, negli Stati Uniti la domanda totale di prodotti petroliferi negli ultimi quattro settimane è scesa dello 0,9% rispetto l'anno precedente, mentre secondo l'Energy Information Administration il consumo di benzina durante l'estate è stato valutato il più basso degli ultimi otto anni. Le scorte di benzina, la settimana scorsa, sono salite di 1,9 milioni di barili, rispetto alle proiezioni degli analisti di un declino 500.000 barili.
sabato 17 settembre 2011
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