Per Jacques Delors, i leader europei continuano ad ignorare l'abisso che minaccia la moneta unica e l'integrazione europea. Rifiutare, in queste condizioni, una cooperazione economica più stretta e indispensabile apre la strada alla disgregazione del progetto comunitario. Oggi l'euro incontrava il dollaro tra buy a 1,3540 con target a 1,3750 e stop a 1,3490. Lo yen a 104,90, ai minimi da giugno 2001. L'oro consegna a ottobre 201111 a 1824.75 +0.78%. Il petrolio grezzo consegna Ottobre 11 a 89.19 +1.14%. Di fatto l'euro è sceso oggi al suo livello più basso in dieci anni nei confronti del dollaro. Negli scambi sulle piazze asiatiche, la moneta unica si è poi leggermente ripresa e verso le 3:30 pm viaggiava sui 105,32 e l'euro era risalito a 1,38 dollari.
Tasse sulle case in Grecia - Il ministro delle Finanze greco Venizelos ha avvertito su “un cambiamento di prospettiva, dovuta alla posizione di certi Paesi europei molto importanti e con un ruolo determinante nell’Eurozona”, un’allusione alla Germania i cui elettori non vogliono pagare i debiti degli altri e che ha provocato una grave spaccatura nella BCE. Così arriva l’ennesima stangata, a partire dal 2012, con durata di 2 anni con l’imposta di 4 euro per metro quadrato su tutti gli immobili di proprietà. Tanto è nota l’inefficenza dello stato greco nel farsi pagare le tasse che si pensa di mettere la patrimoniale sulla casa nella bolletta della luce. La tragedia greca non è un caso isolato, ma va seguita con particolare attenzione perché anticipa quanto potrebbe succedere nel resto del Sud Europa. Ad alimentare le drammatiche attese per l'incontro tra la premier tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione UE Barroso con il rapporto sullo stato di salute delle finanze pubbliche dei Paesi di Eurolandia che farà Olli Rehn, c'è anche lo strascico del caso Juergen Stark, rappresentante della Germania nel Comitato esecutivo della Bce che ha deciso di sbattere la porta perché in disaccordo con gli interventi di Francoforte a sostegno dell'Italia e della Spagna. Grecia in default, ma come? - Ne esce sconfitta la linea d'inflessibile rigore di una parte della banca centrale tedesca, mentre la cancelliera Merkel sta preparando un piano di aiuti pubblici per salvare banche e assicurazioni tedesche coinvolte nel debito greco. Questa settimana è decisiva per sapere come la Grecia farà default (si dice lo dichiarerà ufficialmente nei prossimi giorni) e con quali meccanismi il costo del default sarà addebitato sui cittadini europei e sul settore privato. Il difficile salvataggio della Grecia, le preoccupazioni per l'impatto del rallentamento della crescita economica sui debiti sovrani, le divisioni interne all'Ue vedono i riflettori puntati su Bruxelles che stenta a uscire da un'impasse che ogni giorno che passa rende sempre più incerto il clima finanziario e accresce i timori sulla stabilità economica.
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