Il nostro paese con i suoi 8.500 km di costa ha un giacimento prezioso per crescere nel settore della nautica, delle imbarcazioni , delle forniture nautiche e del charter nautico, da far invidia a tanti paesi che per il momento hanno saputo sviluppare meglio di noi il loro patrimonio marittimo. La sensibilizzazione portata avanti dalle varie associazioni di categorie verso lo stato e la stessa cultura, che cambia, ha fatto si che la nautica,negli ultimi anni, fosse vista non solo come un passatempo per classi privilegiate, ma un settore di grande sviluppo economico, grazie anche all’eccellenza dei cantieri navali sorti lungo tutta la penisola, che hanno sfornato imbarcazioni di tutti i tipi, grandezza e per tutte le tasche, trascinandosi dietro l’indotto, sino a coinvolgere , per barche di un certo livello, arredatori, grandi firme, produttori d’interni, come divani e cucine. Segnali confortanti di di risveglio sono arrivati ai primi di novembre da Miami, USA, durante la 50° edizione del Boat Show di Fort Lauderdale. Negli Stati Uniti si vendono circa il 45% delle barche prodotte nel mondo. A questa mostra erano presenti moltissimi cantieri nautici Italiani. Da Azimut a Benetti, da Perini a Picchiotti, con una gamma molto vasta soprattutto di target alto con motor-yacht anche di 73 m. fuori tutto. Anche la partecipazione di equipaggi italiani alle regate internazionali danno lustro al lavoro italiano. A Nizza, dove domenica 22 novembre si concluderà il Louis Vuitton Trophy Nice Cote d’Azur, il team Azzurra è in testa insieme ad un equipaggio degli Emirati Team New Zeland in una serie di gare che presto si potranno vedere anche in Italia alla Maddalena. Questo equipaggio è probabile che gareggerà insieme a Mascalzone Latino alla più antica regata del mondo che è la Coppa America.
Infine dal 2005, grazie agli investimenti pubblici e privati, il numero dei posti barca nei porti turistici italiani si è avvicinato in percentuale per km di costa, a livello della nazioni più sviluppate. La Liguria può vantare di aver all’attivo ben 26.000 posti barca, la Toscana 21.000, il Friuli Venezia-Giulia 18.000 e via via le altre regioni che fanno sperare che alla fine del 2009 i posti-barca attrezzati possano arrivare alla soglia di 172.000. Infine secondo il Ministro Matteoli, ognuno di questi attracchi fa nascere 4 nuovi posti di lavoro ai quali bisognerebbe aggiungere il business abitativo e di servizi di confort che fa da corollario ai porti turistici.
Infine dal 2005, grazie agli investimenti pubblici e privati, il numero dei posti barca nei porti turistici italiani si è avvicinato in percentuale per km di costa, a livello della nazioni più sviluppate. La Liguria può vantare di aver all’attivo ben 26.000 posti barca, la Toscana 21.000, il Friuli Venezia-Giulia 18.000 e via via le altre regioni che fanno sperare che alla fine del 2009 i posti-barca attrezzati possano arrivare alla soglia di 172.000. Infine secondo il Ministro Matteoli, ognuno di questi attracchi fa nascere 4 nuovi posti di lavoro ai quali bisognerebbe aggiungere il business abitativo e di servizi di confort che fa da corollario ai porti turistici.
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