venerdì 6 novembre 2009

L’orizzonte a breve si rasserena. Tutto bene?


In versione meteorologica si potrebbe dire “tempo bello per tutto il prossimo trimestre”. I tassi di sconto sono rimasti molto bassi, senza previsione di variabilità a breve. La Fed Usa ha lasciato il tasso di sconto allo 0,50%, la BCE il pronto contro termini al 1%, la GB allo 0,50% il tasso d’intervento, la Svizzera ha la sua banda di oscillazione tra 0-0,75% sul Libor a 3 mesi, la BOJ ha un tasso di riferimento allo 0,10%. Come ciliegina sulla torta oggi l’OCSE ha riferito che tutti i super-indici sulla economia sono in aumento del 2-3% su base annua, l’Italia addirittura del 10,80%, in buona compagnia della Germania, che è solo al 5,7% sempre su base annua. Il presidente del nostro consiglio dei Ministri ha ribadito che l’Italia ha superato la Gran Bretagna nel PIL, cosa che la settimana scorsa era stata riconosciuta dalla stessa GB. Tutto bene quindi? Agli addetti ai lavori preoccupano alcuni dati di rapida risalita degli indici del settore bancario, dopo i non pochi fallimenti al di la e al di qua dell’Atlantico. Dal 9 marzo 2009 giorno nero per le banche si sono avuti aumenti degli indici di settore di tutto rispetto. Il FT-Mib italiano ha visto un +77%, lo Standad & Poor USA + 55,5%, +51%lo Stoxx bancario europa. Tutto ciò ancora in mancanza di regole e parametri concordati a livello internazionale.

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