Dopo l' annuncio del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha promesso di lasciare inalterati i tassi d'interesse fino alla fine del 2014 al livello minimo, molti investitori hanno reagito velocemente volta facendo aumentare il prezzo dell'oro del 2,7%. Attualmente il metallo prezioso è quotato a $ 1,705.06, ma nel dopo annuncio aveva toccato nel frattempo anche più di 1.714 dollari. L'oro così è risalito alla quotazione dello scorso metà dicembre e dall'inizio dell'anno i prezzi sono aumentati del 9,3%. Una politica di bassi tassi d'interesse della banca centrale USA fa correre il rischio all'economia di un aumento dell'inflazione, anche, se l'oro è considerato, da molti investitori come un investimento a prova di inflazione. Tobias Merath, analista delle materie prime presso il Credit Suisse, secondo l'agenzia Bloomberg, ha dichiarato che comunque il metallo è lontano dal suo picco di oltre 1900 dollari dello scorso settembre. Nel forex trading la decisione di mantenere un basso tasso di interesse, però, ha peggiorato lo stato d'animo: Il dollaro è caduto contro l'euro per più di due centesimi di valore. L'incremento ha riguardato in generale, oggi pomeriggio, tutti i mercati dove è possibile fare acquisti, speculazione e scorta. Infatti il secondo beneficiato è stato il petrolio, oltre all'euro. Il fatto che la Fed non alzerà i tassi prima della fine del 2014, mentre l'attesa era per un aumento alla metà del 2013. "E' un dono di Bernanke al mondo", secondo Khiem Do, strategist a Baring AM a Hong Kong, intervistato da Bloomberg Television. "Vuole garantire un buon recupero ai mercati azionari e alle attività rischiose." Le azioni della zona euro (come indicato per la Euro Stoxx 50) hanno registrato il più alto tasso in tre mesi, quelli di tutta l'Europa (rappresentata dalla Stoxx 600) per sei mesi. Alla Borsa di Parigi, il CAC 40 è avanzato 1,50% a 3363 punti. Le Borse di Francoforte e Milano sono salite dell'1,80%. Madrid ha segnato un +1,90% e un +1,20% Londra. Gli indici hanno subito un'ulteriore accelerazione dopo il rilascio di alcuni indicatori economici superiori alle attese negli Stati Uniti. Un ulteriore segnale che la ripresa della più grande economia del mondo si sta rafforzando. Gli ordini dei beni durevoli sono aumentati del 3% (contro il 2% atteso) e l'attività nella zona di Chicago è rimbalzata nel mese di dicembre. A Wall Street, l'andamento è stato più misurato. L'euro si è rafforzato in modo significativo rispetto al dollaro. La moneta unica è stata scambiata nel pomeriggio a 1,3150 contro dollaro, il livello più alto di quest'anno.
giovedì 26 gennaio 2012
Oro, petrolio ed euro: i beneficiati dalla U. S. Federal Reserve
Pubblicato da economicamente alle 19:23
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