Molti, in questo momento, si chiedono se vale la pena, a questi prezzi, investire in oro. Non c'è una risposta univoca, l'oro è una moneta libera da debito. Un valore che non dovrebbe essere impegnato a farsi carico dei debiti di terzi che non possono essere stampati come carta moneta. Diverse banche centrali hanno riscoperto l'oro con l'acquisizione record di una quota di 400 tonnellate nel 2011, dopo aver venduto circa 400 tonnellate all'anno tra il 1989 e il 2009. Per questo sulla futura evoluzione del prezzo dell'oro, data l'inflazione prevista in aumento, molti sono cauti e non credono ad una possibile bolla sul prezzo, scelgono d'investire in oro e sulla sua capacità di preservare il valore nel lungo periodo. Al contrario, considerazioni a breve termine, dettate dalla paura, di non essere elemento decisivo tengono al largo gl'investitori dall'acquisto del metallo giallo. Ultimo, ma non meno importante, il calo della produzione mineraria dimostra che l'oro non è presente in quantità infinita. Anche questo tende a sostenere il prezzo nel corso del tempo. In questo contesto, altri pensano che il metallo prezioso, rappresenta molto più di un rifugio sicuro a breve termine in tempi di turbolenza. Ci sono due tipi di acquirenti oro: coloro che hanno bisogno di oro fisico come produttori di gioielli o altri oggetti che necessitano di questo metallo o di persone che comprano sotto forma di gioielli, e gli speculatori, cioè quelli che non hanno bisogno fisicamente perché lo utilizzeranno per scopi non diversi dalla vendita. In condizioni normali, dovrebbe essere la corrente più forte fatta d'investitori e di speculatori a seguire i suoi movimenti, ma si vede che c'è stato un cambiamento che coincide con gli anni di picco del rialzo dei prezzi. Ci sono tre chiari esempi:- L'acquisto da parte dei fondi che replicano il prezzo dell'oro (e quindi devono comprare oro), è passato da poco più di 500 tonnellate nel 2007 a poco più di 2.000, con un incremento del 300%.- Acquisto Futures Gold (strumento puramente speculativa) è passata da poco meno di 100 tonnellate nel 2007 a 250 nel 2011, con un incremento del 250%.- Tuttavia, la produzione d'oro è stato leggermente ridotta negli ultimi anni ed ha avuto il suo picco massimo nel lontano 1997.Da tutto questo si può vedere che la ragione per l'aumento di oro è stato gonfiata dalla forza della speculazione che ha portato a una bolla che si sta sgonfiando. Ora è normale chiedersi perché questo aumento è stato meno chiaro nelle sue vere ragioni? La risposta è semplice: I mercati reagiscono in modo eccessivo e producono euforia o panico che portano a situazioni estreme. E' normale sentire frasi come "l'oro non perde mai valore" o "L'oro è un rifugio sicuro", affermazioni corrette in un mercato perfetto, ma queste frasi si sentono per strada. Alle persone che non hanno mai studiato i corsi e ricorsi dell'oro, e che ne parlano con grande convinzione, qualcuno glielo avrà inculcato. In conclusione, chi decide d'investire in oro (sia verso l'alto che verso il basso) e in generale su qualsiasi prodotto deve essere consapevole del rischio e deve studiare attentamente i dati disponibili e non lasciarsi influenzare da euforia o da panico che si genera in alcuni momenti sul mercato.
venerdì 13 gennaio 2012
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