Mario Monti ha incontrato oggi la cancelliera Angela Merkel. In un'intervista precedente Monti aveva preso le distanze dalla Germania e dalla Francia, soprattutto dalla Germania per essere un paese leader della UE-intolleranza. Il primo ministro italiano si è dichiarato preoccupato per la crisi del debito, e per eventuali proteste anti-europee in Italia. "Se gli italiani, nel prossimo futuro, non vedranno successi tangibili per i loro risparmi e per la volontà di riforma, è possibile che nasca una protesta contro l'Europa e, in particolare contro la Germania, che è considerata leader della intolleranza europea e contro la Banca centrale europea". Dichiarazione fatte al quotidiano "Die Welt", prima del suo incontro con la Cancelliera. Nel pomeriggio, alla conclusione dei lavori, la Cancelliera si è dichiarata ammirata per il lavoro svolto in così breve tempo dal governo Monti e ha aggiunto che la Germania è pronta ad apportare un robusto capitale iniziale nel più grande meccanismo permanente per salvare l'area dell'euro, il MES, che sarà lanciato quest'anno e si è dichiarata "personalmente" a favore della tassa Tobin. È l'effetto della forza di convinzione di Mario Monti? O il degrado dell'economia europea alla fine dello scorso anno? "Vogliamo concludere rapidamente i negoziati sul MES (Meccanismo europeo di stabilità), compresi i nuovi strumenti. E, se gli altri concordano, la Germania sarebbe disposta a mettere più capitali all'inizio del ciclo di vita del MES, perché se il capitale investito è forte, invia un segnale importante ai mercati ", ha detto la cancelliera tedesca. Dopo queste dichiarazioni, l'euro ha ridotto le sue perdite ed i futures Bund si sono ritirati dai massimi della giornata. Così l'euro è salito a 1,2730 vs dollari, mentre era sceso a 1,2690 dollari, prima dell'intervento della Merkel. Tra l'altro, ha dichiarato, sempre durante la conferenza stampa che "personalmente" è d'accordo su una tassa sugli scambi finanziari della sola area dell'euro, ma come "capo del governo," deve tener conto della riluttanza dei suoi alleati liberali. Per quanto riguarda le priorità dell'Eurozona nei primi mesi del 2012, c'è la necessità di garantire un secondo piano di salvataggio per la Grecia. Mario Monti da parte sua ha detto che l'Europa deve riconoscere come "molto matura", la posizione degli italiani che hanno accettato le dure misure di austerità al fine di ridurre il debito del paese.
mercoledì 11 gennaio 2012
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