Per la prima volta dal giugno 2010 in Russia, la Banca centrale ha ridotto il tasso principale di rifinanziamento, oggi venerdì, motivandolo con le incertezze sulla crescita economica globale. Il presidente russo Dmitry Medvedev ha avvertito molto chiaramente, ieri che una depressione economica globale potrebbe durare diversi anni. La banca ha chiarito che il taglio di 25 punti base portando il tasso all'8% è "basato sulla valutazione dei rischi inflazionistici e rischi per una crescita economica stabile, comprese quelle causate dall'incertezza per la situazione economica estera" e d'altra parte un raffredamento dell'inflazione non fa intravedere pressioni sui prezzi fino alla metà del 2012. Il tasso annuo d'inflazione atteso del 6.4% questo mese rispetto al 6.8% del mese di novembre - è all'interno delle previsioni del governo. Il presidente russo Dmitry Medvedev, nel commentare positivamente il ribasso dei tassi, ha chiesto nuovi sforzi per rafforzare la competitività delle imprese del Paese, mentre per gli analisti la mossa è stata provocata, in parte, dalle preoccupazioni che le minacce di una crisi di liquidità bancaria stavano diventando più evidenti.
venerdì 23 dicembre 2011
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