lunedì 19 dicembre 2011

L'economia cinese rallenta per il secondo mese

L'incertezza globale crescente sta spingendo alcuni investitori stranieri a ritirarsi dagli hedge fund che investono in Asia e sopratutto in Cina. Questo paese, per il secondo mese consecutivo ha visto diminuire la raccolta netta di capitali stranieri nel mese di novembre. La Banca centrale cinese e le banche commerciali, secondo i dati ufficiali, hanno venduto un totale netto di 27,9 miliardi di yuan (3,4 miliardi di euro) sul mercato dei cambi il mese scorso. Alcuni economisti, tuttavia, fanno notare, che il deflusso di capitali dalla Cina probabilmente può essere anche un fenomeno temporaneo e, quindi, non proprio preoccupante. Il settore immobiliare, vero lato debole della finanza cinese, ha visto i prezzi medi delle nuove case aumentare del 2,2% a novembre rispetto allo stesso periodo del 2010, il più piccolo incremento quest'anno, secondo i calcoli Reuters, suggerendo che la politica di Pechino sembra essere riuscita a contenere il boom immobiliare. Al contrario un indice ponderato di Reuters, sulla base dei dati pubblicati dall'Ufficio Nazionale di Statistica, mostra anche che i prezzi medi delle nuove abitazioni sono scesi dello 0,2% a novembre rispetto ad ottobre, il secondo mese consecutivo di declino. La recessione in Cina è anche una buona notizia per il pianeta perché c'è meno inquinamento e meno riscaldamento globale. Invece di 45 gradi di questa estate, ci saranno solo 44,5 gradi. Vuol dire anche che la bilancia commerciale dei paesi occidentali, Italia compresa, migliorerà così come diminuerà il deficit commerciale.

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