David Langtry, presidente della Commissione per i diritti umani, non ha nascosto la sua gioia per l'annuncio da parte del governo dell'abolizione del pensionamento obbligatorio. I canadesi sono sempre stati riluttanti a standard fissi e così hanno scelto di abolire il giorno del pensionamento. "La discriminazione in base all'età è una forma di discriminazione pura e semplice", ha detto David Langtry. Tutte le province canadesi, con l'eccezione di poche migliaia di dipendenti pubblici a New Brunswick, hanno abolito l'inizio del pensionamento obbligatorio. La decisione è stata presa anche per lottare contro la scarsità di manodopera e per garantire pensioni più alte. Ora, i funzionari e gli impiegati delle imprese di competenza della Confederazione possono andare in pensione a 70 anni o più tardi, se lo si desidera. In prima linea, nel movimento, ci sono i piloti dell'Air Canada che da anni si oppongono all'obbligo di andare in pensione a 60 anni. "Coloro che desiderano rimanere sul mercato del lavoro devono essere in grado di farlo fino a quando vogliono", ha detto il governo conservatore per giustificare una decisione molto ben accettata dalla popolazione.In effetti, il Canada si è trovato ad affrontare una carenza di manodopera e il mantenere al lavoro più anziani è un modo per rimediare a questa situazione. Ottawa ha inoltre introdotto incentivi per gli anziani che vanno in pensione più tardi. I lavoratori che si fermano sino ai 70 anni invece dei 65 anni ricevono il 42% in più dal Canada Pension Plan, la pensione pubblica. Dato che queste indennità pensionabili a carico dello Stato sono molto basse, contribuire ad un fondo pensione è l'unica alternativa ragionevole, ma non è una panacea. La maggior parte dei canadesi non hanno sufficienti risparmi, sia per negligenza o perché non possono. La decisione di Ottawa di rimuovere l'età pensionabile obbligatoria avviene anche in un momento in cui i fondi pensione stanno diventando sempre più onerosi. Nel solo Quebec, il disavanzo complessivo di questi piani privati è di 26 miliardi di dollari canadesi ed alcuni di questi fondi sono anche in bancarotta. Un macchinista del Quebec, Jean-Jacques Piché, il cui fondo pensione è stata liquidato dopo il fallimento della sua ex società, ha recentemente sconvolto l'opinione pubblica con una lunga lettera aperta pubblicata dai media Quebec: "Sono in pensione dal 2003, nel 2010 il reddito della mia pensione è stato ridotto del 40%". Per la maggior parte i pensionati non soffrono di cattiva gestione, la Corte Suprema del Canada sta studiando la possibilità che essi diventino creditori prioritari per i loro piani pensionistici nel caso di fallimento di una società. Una buona notizia dal momento che, finora, i pensionati erano spesso pagati dopo gli azionisti. Per quanto riguarda l'eliminazione del pensionamento obbligatorio, molti esperti ritengono che questo non porterà i canadesi a rimanere attivi più a lungo. In effetti nel Québec, dove l'andare in pensione non è più obbligatorio a partire dal 1982, normalmente la popolazione va in pensione a 62 anni.
sabato 24 dicembre 2011
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