Le nuove misure di correzione fiscale presentate questa sera dal Primo Ministro italiano, Monti, sembrano convincere la maggioranza dei giornalisti presenti in sala alla conferenza stampa. Eguale eco si riscontra nei primi commenti a caldo della stampa estera pubblicati subito dopo la presentazione dei conti. Il decreto preparato dal Consiglio dei Ministri, riunitosi in seduta straordinaria, convocata alle 16.00 di oggi, dovrebbe consentire all'Italia di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Entrambi i piani di austerità adottati nel luglio e settembre di quest'anno, dal precedente governo, per un totale di 60 miliari di €, da soli non sono stati sufficienti infatti a raggiungere questo obiettivo mentre l'Italia rischia di entrare in recessione. Il piano anti-crisi con tagli e imposte draconiane hanno lo scopo di mettere l'Italia fuori dalla crisi del debito. Dopo tre ore di incontri, il governo, che è in vigore da meno di tre settimane, ha approvato un decreto contenente misure di aggiustamento fiscale, per circa 24 miliardi di euro, con una riforma delle pensioni, fortemente contestata dai sindacati. Le misure saranno presentate lunedì pomeriggio ad entrambi i rami del Parlamento che dovrebbero approvare tutto il decreto prima di Natale. Parlando ai cittadini italiani all'inizio di una conferenza stampa, il capo del governo italiano ha avvertito che la crisi attuale è "molto grave" e "potrebbe minare quanto è stato fatto per almeno quattro generazioni di italiani ". Mario Monti ha voluto mostrare se stesso come esempio. "Quando si chiedono sacrifici a tutti i cittadini, è mio dovere rinunciare al mio stipendio di presidente del Consiglio e Ministro degli dell'economia e delle finanze. Questo nuovo piano anti-crisi, per cui il Primo Ministro Monti ha voluto l'adozione di domenica, invece di lunedi è avvenuto a causa dell'urgenza della situazione da prendere in considerazione, comprende tagli alla spesa pubblica, un incremento della tassa sugl'immobili e una riforma delle pensioni. La questione più scottante per il governo era quella delle pensioni per la quale aveva promesso di adottare una riforma «incisiva». Il ministro degli Affari sociali, Elsa Fornero, nell'annunciare l'adozione di questa riforma, ha sottolineato che essa comporterà un aumento dell'età pensionabile e del numero di anni di contribuzione, fissato a 43 anni per gli uomini e 41 per le donne, a partire da gennaio 2012. La riforma prevederà che il calcolo della pensione sarà fatta sulla base della intera carriera e non sulla paga percepita. Le decisioni del governo hanno provocato una protesta immediata da parte dei sindacati, in particolare della CGIL, il più grande sindacato della sinistra, guidato da Susanna Camusso che ha già fatto notare che "40 anni di contributi era un numero magico, che si dovrebbe non toccare. "Le misure sono "socialmente insostenibile" e sono "un duro colpo per i pensionati", si è lamentata Susanna Camusso. Per Raffaele Bonanni, leader del sindacato moderato cattolico Cisl, il governo ha promesso che le misure combinano "disciplina, crescita ed equità", "ma non ha calcolato l'impatto sociale" del piano di austerità che convogliano sui pensionati il grosso dei sacrifici. La necessità di rassicurare i partner stranieri sulla Italia, fortemente indebitata e terza più grande economia della zona euro ha consigliato l'accelerazione di tutta la manovra. L'emergenza è il risultato della sfiducia dei mercati che hanno spinto i tassi d'indebitamento per l'Italia a livelli ritenuti insostenibili per il paese gravato di un enorme debito pari al 120% del suo PIL. L'Italia "non dovrà essere vista in Europa come una casa in crisi", ha dichiarato Monti nella conferenza stampa dopo la riunione di gabinetto, e che egli punta a volere "un Italia orgogliosa della quale non si potrà ridere più come è successo in passato. "In precedenza lo aveva anche detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano , che "la situazione è grave in Italia e che è seguita anche da Washington, Pechino e Tokyo". La maggioranza della classe politica italiana è d'accordo sulla necessità di adottare nuove misure di austerità. "La scelta è per un piano molto austero ad evitare un domani il rischio fallimento", lo ha detto al canale televisivo Sky TG24 Angelino Alfano, capo del PDL, il partito di centro-destra dell'ex primo ministro Silvio Berlusconi, per sottolineare la necessità di sacrifici. Emma Marcegaglia, la presidente della Confindustria italiana, ha parlato anche di "una situazione molto grave" e di riforme "essenziali". Solo la Lega Nord, il partito di Umberto Bossi ha annunciato una opposizione frontale alle misure del governo. Per Bossi, la crisi della zona euro è "una sconfitta dell'Italia nella guerra economica.
domenica 4 dicembre 2011
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