Ieri, 16 dicembre, l'agenzia Moody ha abbassato il rating assegnato al debito del Belgio di due tacche ad "Aa3". Il peggioramento delle condizioni di finanziamento per gli Stati dell'Eurozona, i rischi per la crescita dell'economia belga e il costo fiscale che potrebbe gravare sullo stato per il salvataggio di alcune banche, tra cui Dexia, sono state le motivazioni adotte da parte di Moody. L'agenzia aveva messo sotto osservazione il rating del Belgio nel mese di ottobre. Il rating di "Aa3", è il quarto livello migliore sulla scala e corrisponde ad un' emittente di buona solvibilità. L'outlook è "negativo", nel senso che l'agenzia crede che il gradino possa scendere ancora. Il paese è stato votato "AA" da Standard and Poor (il terzo miglior punteggio possibile), e "AA +" da Fitch. Lo stesso giorno, l'agenzia di rating Fitch ha abbassato ad una prospettiva negativa la nota "tripla A" della Francia, e anche messo in guardia i mercati per le note negative provenienti da Italia, Spagna, Belgio, Irlanda, Slovenia e Cipro. Il downgrade arriva una settimana dopo che i leader europei, nel loro ultimo tentativo di porre fine alla crisi del debito giunto alla sua terza edizione, ha accettato per l'Eurozona una unione fiscale più stretta, come spinta principale dei loro sforzi, anche se la Banca centrale europea ancora non è stata abilitata ad acquistare titoli del debito sovrano dei vari stati. In un'intervista telefonica da Francoforte, Alexander Kockerbeck, un funzionario di credito senior di Moody, ha dichiarato che "L'ambiente di finanziamento è un rischio aggiuntivo che abbiamo in questo momento". "Il rischio è che le cose possono cambiare in tempi relativamente brevi nel mercato del finanziamento, come abbiamo visto nel recente passato". L'economia del Belgio, il sesto paese per importanza nella regione euro, si è contratta, per la prima volta in oltre due anni, nel terzo trimestre, aggiungendo pressione sul primo ministro Elio Di Rupo, mentre cerca di ridurre il deficit, nel tentativo di scongiurare il contagio dalle turbolenze del debito europeo. Il PIL è diminuito dello 0,1% dal precedente periodo di tre mesi e le esportazioni si sono ridotte per il secondo trimestre consecutivo, mentre la spesa dei consumatori è scesa dello 0,2%, secondo le dichiarazione del 7 dicembre della Banca nazionale del Belgio. Il governo Di Rupo, che ha prestato giuramento il 6 dicembre, ha promesso 11.300 milioni di € in tagli alla spesa e aumenti delle tasse per contrarre il deficit di bilancio al 2,8% del PIL l'anno prossimo, come richiesto dall'Unione europea. Dopo il downgrade di Moody "Questo traguardo deve essere assolutamente raggiunto", ha dichiarato il ministro delle Finanze belga Steven Vanackere, alla radio RTBF. Il governo ha redatto il bilancio del 2012 su un'aspettativa che l'economia si espanda dello 0,8% Il Belgio ha previsto che le sue necessità d'indebitamento diminuiscano del 16% nel 2012 dopo la richiesta di quest'anno che è stata gonfiata dal salvataggio di Dexia e un deficit di bilancio più elevato. Il governo, in una proiezione del 12 dicembre ha previsto che il fabbisogno lordo per il 2012 sarà pari a € 38.600 milioni per prossimo anno, rispetto ad un bisogno d'indebitamento stimato per il 2011 in 46 miliardi di euro.
sabato 17 dicembre 2011
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