Dopo i sondaggi effettuati che mostrano un rallentamento nel commercio cala anche la fiducia dei produttori che aumentano la pressione sui responsabili politici per rallentare la corsa dello yen, iniettando liquidità nell'economia. Il rallentamento riflette gli avvertimenti da parte di aziende come Nissan Motor Co. e Canon Inc. che, con lo yen salito al più alto livello dal 1995, vedono compromessi i propri guadagni. "Le aziende sono sempre più preoccupate per il business a causa delle prospettive di un rallentamento della crescita globale e della rivalutazione dello yen", ha affermato Minoru Nogimori, economista presso Nomura Securities Co. a Tokyo.
Il Governatore della BOJ, Masaaki Shirakawa, ieri, ha ribadito che la banca ha il pieno controllo dell'impatto dello yen su economia e che "siamo pronti ad attuare le misure necessarie in modo tempestivo, qualora lo si ritenga opportuno. La dichiarazione è stata fatto in un forum ospitato dalla Società giapponese di Economia Monetaria a Kobe, nel Giappone occidentale.
La crescente incertezza sulle prospettive è dovuta soprattutto alle dichiarazioni effettuate dalla Federal Reserve degli Stati Uniti che il 21 settembre ha annunciato la sua disponibilità a facilitare una politica monetaria che stimoli ulteriormente la crescita, una dichiarazione che contiene la premessa di una ulteriore offerta di liquidità al mercato e che ha, di fatto, provocato l'indebolimento del dollaro contro lo yen e l’euro.
Lo yen ha raggiunto quota 82,88 contro dollaro, un livello mai visto dal 1995. Dopo questa impennata la banca del Giappone è passata all’azione annunciando oggi una maxi iniezione di liquidità (800 miliardi di yen). Le operazioni inizieranno il 29 settembre e finiranno il 25 di ottobre. L’effetto-annuncio è stato immediato e stamani la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in rialzo con l’indice Nikkei 225 che ha guadagnato l'1,39%.
Il Governatore della BOJ, Masaaki Shirakawa, ieri, ha ribadito che la banca ha il pieno controllo dell'impatto dello yen su economia e che "siamo pronti ad attuare le misure necessarie in modo tempestivo, qualora lo si ritenga opportuno. La dichiarazione è stata fatto in un forum ospitato dalla Società giapponese di Economia Monetaria a Kobe, nel Giappone occidentale.
La crescente incertezza sulle prospettive è dovuta soprattutto alle dichiarazioni effettuate dalla Federal Reserve degli Stati Uniti che il 21 settembre ha annunciato la sua disponibilità a facilitare una politica monetaria che stimoli ulteriormente la crescita, una dichiarazione che contiene la premessa di una ulteriore offerta di liquidità al mercato e che ha, di fatto, provocato l'indebolimento del dollaro contro lo yen e l’euro.
Lo yen ha raggiunto quota 82,88 contro dollaro, un livello mai visto dal 1995. Dopo questa impennata la banca del Giappone è passata all’azione annunciando oggi una maxi iniezione di liquidità (800 miliardi di yen). Le operazioni inizieranno il 29 settembre e finiranno il 25 di ottobre. L’effetto-annuncio è stato immediato e stamani la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in rialzo con l’indice Nikkei 225 che ha guadagnato l'1,39%.
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