In Europa i dati fino ad ora riportati evidenziano un incremento degli utili del settore industriale accompagnato però da una flessione delle vendite pari al 6,1%. In calo di circa 2 punti il valore delle commesse nel settore delle costruzioni. da 45,1 a 43.
In Italia. La settimana in Italia sarà focalizzata sui dati del prodotto interno di febbraio (finale), che dovrebbero essere confermato a +1,2%.
In Grecia. Al momento la borsa sta beneficiando delle minori pressioni sul fronte della crisi, relativamente al problema della liquidità, il Governo ha annunciato che le entrate fiscali sono in deciso rialzo nei primi due mesi dell’anno, a fronte di una spesa in calo.
In Germania Una nota positiva viene dall’incremento delle vendite nei primi due mesi dell’anno da parte della Volkswagen: il gruppo ha, infatti, comunicato di aver registrato un incremento del 27% tra tutti i suoi marchi, ad un livello superiore rispetto all’andamento dell’intero mercato. Il gruppo è riuscito a bilanciare i deludenti risultati riportati dal marchio Audi, che ha archiviato l’esercizio 2009 con un utile netto in flessione del 39%, mentre per quanto riguarda la produzione industriale a gennaio è risultata in aumento mensile dello 0,6% l'inflazione è risultata a febbraio più sostenuta dell’attese, con un +0,4%.
In Francia La produzione industriale francese ha messo a segno un netto rimbalzo in gennaio: +1,6%
In USA. La Fed ha confermato i tassi nella forchetta tra 0,25% e 07% Vi è un calo delle scorte all’ingrosso in gennaio dell’0,2% Le richieste di sussidi alla disoccupazione nella settimana chiusasi il 6 marzo sono state pari a 462 mila, il deficit commerciale scende a 37,3 miliardi di dollari -6,6%, il dato è riferito a gennaio. Le attese erano per un deficit di 41 miliardi di dollari. Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,3% nel mese di febbraio.
In Giappone. Per Banca del Giappone (BoJ) i tassi restano fermi tra la forchetta 0,0-0,10%, il mercato però scommette su ulteriori manovre espansive dell'istituzione, viste le forti pressioni esercitate dal Governo nipponico, contrario a uno yen forte e preoccupato dalla deflazione.
Valute. Settimana sul mercato dei cambi caratterizzata dalle indiscrezioni circa la creazione di un fondo di emergenza europeo volto ad aiutare i singoli membri dell'Unione in caso di difficoltà. La risoluzione della situazione greca consente all'euro di rafforzarsi contro dollaro proseguendo il trend della scorsa settimana dopo l'apprezzamento del mercato nei confronti delle misure varate dal Governo greco; il cambio euro/dollaro è previsto oltre area 1,37. Per quanto riguarda la sterlina, si chiude una settimana di ulteriore indebolimento; la valuta è sotto pressione dopo un rapporto dell’agenzia di rating Moody's che sottolinea che la Gran Bretagna è vicina al momento del ritiro delle misure di sostegno al settore bancario, sarà importante capire quali saranno i tempi di questa procedura. La valuta giapponese ha toccato il minimo da due settimane nei confronti dell'euro, ed è molto vicina a tale livello anche nei confronti del dollaro. Anche qui si aspettano di capire quali operazioni speciali la Boj effettuerà sul mercato monetario, visto che lo stesso Governo sta esercitando forti pressioni per ottenere supporto nel contrasto alla deflazione. Il Governo ha migliorato le prospettive sulla situazione economica del paese per la prima volta da otto mesi, ma ha ribadito, negli ultimi giorni, che la deflazione rappresenta un pericolo e ha invitato la Banca centrale a dare ulteriore supporto all'economia, in vista del meeting monetario. La flessione dello yen potrebbe essere tuttavia limitata dal flusso di capitali che dall'estero rientreranno a breve in Giappone in vista della chiusura dell'anno fiscale, il 31 marzo.
In Italia. La settimana in Italia sarà focalizzata sui dati del prodotto interno di febbraio (finale), che dovrebbero essere confermato a +1,2%.
In Grecia. Al momento la borsa sta beneficiando delle minori pressioni sul fronte della crisi, relativamente al problema della liquidità, il Governo ha annunciato che le entrate fiscali sono in deciso rialzo nei primi due mesi dell’anno, a fronte di una spesa in calo.
In Germania Una nota positiva viene dall’incremento delle vendite nei primi due mesi dell’anno da parte della Volkswagen: il gruppo ha, infatti, comunicato di aver registrato un incremento del 27% tra tutti i suoi marchi, ad un livello superiore rispetto all’andamento dell’intero mercato. Il gruppo è riuscito a bilanciare i deludenti risultati riportati dal marchio Audi, che ha archiviato l’esercizio 2009 con un utile netto in flessione del 39%, mentre per quanto riguarda la produzione industriale a gennaio è risultata in aumento mensile dello 0,6% l'inflazione è risultata a febbraio più sostenuta dell’attese, con un +0,4%.
In Francia La produzione industriale francese ha messo a segno un netto rimbalzo in gennaio: +1,6%
In USA. La Fed ha confermato i tassi nella forchetta tra 0,25% e 07% Vi è un calo delle scorte all’ingrosso in gennaio dell’0,2% Le richieste di sussidi alla disoccupazione nella settimana chiusasi il 6 marzo sono state pari a 462 mila, il deficit commerciale scende a 37,3 miliardi di dollari -6,6%, il dato è riferito a gennaio. Le attese erano per un deficit di 41 miliardi di dollari. Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,3% nel mese di febbraio.
In Giappone. Per Banca del Giappone (BoJ) i tassi restano fermi tra la forchetta 0,0-0,10%, il mercato però scommette su ulteriori manovre espansive dell'istituzione, viste le forti pressioni esercitate dal Governo nipponico, contrario a uno yen forte e preoccupato dalla deflazione.
Valute. Settimana sul mercato dei cambi caratterizzata dalle indiscrezioni circa la creazione di un fondo di emergenza europeo volto ad aiutare i singoli membri dell'Unione in caso di difficoltà. La risoluzione della situazione greca consente all'euro di rafforzarsi contro dollaro proseguendo il trend della scorsa settimana dopo l'apprezzamento del mercato nei confronti delle misure varate dal Governo greco; il cambio euro/dollaro è previsto oltre area 1,37. Per quanto riguarda la sterlina, si chiude una settimana di ulteriore indebolimento; la valuta è sotto pressione dopo un rapporto dell’agenzia di rating Moody's che sottolinea che la Gran Bretagna è vicina al momento del ritiro delle misure di sostegno al settore bancario, sarà importante capire quali saranno i tempi di questa procedura. La valuta giapponese ha toccato il minimo da due settimane nei confronti dell'euro, ed è molto vicina a tale livello anche nei confronti del dollaro. Anche qui si aspettano di capire quali operazioni speciali la Boj effettuerà sul mercato monetario, visto che lo stesso Governo sta esercitando forti pressioni per ottenere supporto nel contrasto alla deflazione. Il Governo ha migliorato le prospettive sulla situazione economica del paese per la prima volta da otto mesi, ma ha ribadito, negli ultimi giorni, che la deflazione rappresenta un pericolo e ha invitato la Banca centrale a dare ulteriore supporto all'economia, in vista del meeting monetario. La flessione dello yen potrebbe essere tuttavia limitata dal flusso di capitali che dall'estero rientreranno a breve in Giappone in vista della chiusura dell'anno fiscale, il 31 marzo.
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