In data 24 marzo è stato raggiunto un accordo unitario tra Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil e Confindustria Energia per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2009. L'ipotesi di accordo, riferita al triennio 2010-2012, interessa circa 35000 dipendenti di una sessantina di aziende tra cui il Gruppo Eni, la Esso, l’ Erg, la Shell, Total, Q8, Api-Ip, e il Gruppo Saras. L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi di 136 euro mensili, pagabili in tre rate: la prima dal 1 aprile 2010, 38 euro; la seconda dal 1 gennaio 2011, 42 euro; e la terza dal 1 gennaio 2012, pari a 56 euro. Inoltre, sono previsti 120 € come una-tantum per coprire il periodo di vacanza contrattuale 1 gennaio – 31 marzo 2010. In effetti, nel triennio 2010-2012, i lavoratori riceveranno in buste paga 3562 € in più, cifra superiore al risultato conseguito nel precedente biennio 2008-2009. L'ipotesi di accordo prevede anche – a totale carico delle imprese – uno 0,3% in più (7,5 euro) per le prestazioni previdenziali complementari, a favore del fondo di previdenza di settore, Fondenergia, che conta oltre 41.000 iscritti. Ulteriori aumenti retributivi sono previsti per i quadri, circa il 30% del settore, con un aumento di 15 euro/mese, come pure sale di un 1% l'indennità per i lavoratori impiegati nei turni più disagiati, come notturni feriali e festivi. Inoltre il nuovo contratto fornisce un ulteriore impulso alla contrattazione di 2° livello, rafforzando il ruolo delle RSU e dei sindacati territoriali. Sul capitolo del mercato del lavoro, la novità è che i sindacati hanno ottenuto un significativo miglioramento rispetto alle precedenti norme, abbassando al 20% il ricorso dei contratti a tempo determinato. Di rilievo infine l’impegno delle parti di studiare la realizzazione di un contratto unico del comparto energetico, unificando il settore energia, petrolio, gas e acqua. L’accordo come da prassi sarà presentata al più presto all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.
venerdì 26 marzo 2010
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