Gli economisti di Goldman Sachs, Jan Hatzius e Dominic Wilson hanno previsto una recessione in Germania, mentre la cancelliera Angela Merkel è coinvolta nella ricerca infinita di una soluzione per i mali del debito sovrano di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, e le multinazionali tedesche aumentato le esportazioni verso Asia orientale, America Latina e altrove. Anche i consumi locali sono ancora abbastanza sostenuti. I due economisti ritengono che l'euro sta recuperando in termini assoluti in Europa. Il confronto politico che attraversa il continente attiene alla fiducia delle imprese sul futuro dell'Europa ed ora della Germania. Il PIL è cresciuto solo dello 0,1% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente. Gli ordini per le imprese tedesche sono scesi nella seconda parte del mese di agosto, il settore manifatturiero è cresciuto a settembre a un ritmo più debole di due anni fa, e nello stesso mese la fiducia delle imprese tedesche è scesa a livello più basso da 15 mesi. "Al momento, le aziende stanno beneficiando di ordini esistenti nei loro carnet", afferma Andreas Scheuerle, economista presso DekaBank a Francoforte. "Ma dobbiamo aspettarci dati deboli per i timori circa la crisi del debito e le tensioni nei mercati finanziari che sono di ostacolo a decisioni per nuovi investimentì. Da quì le preoccupazioni per una recessione". Nella grande attenzione rivolta al debito sovrano greco, portoghese, italiano e spagnolo le banche europee, che tengono all'interno dei loro dossier molto di quel debito, si stanno preparando per grandi tagli. Con queste prospettive sono diffidenti per prestiti anche all'interno del circuito bancario. Nel terzo trimestre, le banche europee hanno anche reso molto più difficile l'erogazione di prestiti ai propri clienti retail e corporate, privando le aziende e le famiglie di fondi che potrebbero andare verso l'acquisto di prodotti. "L'ulteriore deterioramento della situazione economia e finanziaria nell'area dell'euro ci ha portato a declassare la nostra previsione globale in modo significativo", ha scritto Hatzius e Wilson il 3 ottobre. "Ora ci aspettiamo una lieve recessione in Germania e Francia, e una flessione più profonda nella periferia di euro." Goldman Sachs prefigura in zona euro una crescita di solo lo 0,1% il prossimo anno, rispetto al 1,6% di quest'anno". Una recessione tedesca non è una conclusione scontata. La Bundesbank mantiene la sua previsione per il 2011 del 3% di crescita, Jens Weidmann, il suo presidente, in una dichiarazione del 26 settembre, ritiene che "le prospettive economiche sono smorzate dall'alta incertezza generale", ma che nonostante questo prevede che "l'attività economica dovrebbe rimanere vigorosa nel terzo trimestre". Comunque, il destino della Germania e dell'Europa potrà essere più chiaro nel giro di un mese, il termine approssimativo che i leader europei si sono dati per pervenire ad una soluzione della crisi dell'euro. Se una cura potrà essere trovata e la Germania eviterà la recessione, l'Europa starà meglio.
giovedì 13 ottobre 2011
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