sabato 15 ottobre 2011

Eurobond per le infrastrutture della UE

L'iniziativa mira a promuovere gl'investimenti per un importo di 700 miliardi per i trasporti e 330 miliardi di€ per le tecnologie energetiche e per superare la crisi del credito nelle aziende. La Commissione europea ha approvato, in linea di principio, mercoledì, un progetto pilota per emettere eurobond, per finanziare le infrastrutture delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell'energia. L'iniziativa denominata "Progetto Europa 2020 Eurobond", servirà a facilitare il finanziamento delle reti transeuropee, e consentirà di rilanciare l'economia europea in crisi, evitare credit crunch per le aziende, ed alleviare la precarietà finanziaria del Paesi che investono ingenti risorse nel settore. Per ora si tratta di un progetto pilota da sviluppare in due anni, 2012 e 2013, in modo che se il risultato sarà convincente, potrà essere il modello finale da attuare nel quadro di bilancio 2014-2020. Bruxelles ritiene che l'UE sia di fronte ad un bisogno di grandi investimenti in infrastrutture, sia per le reti dei trasporti e dell'energia come tecnologie della comunicazione all'interno del piano di sviluppo per l'Europa 2020. Secondo le ultime stime, lo sviluppo della banda larga digitale ultraveloce in agenda richiede investimenti stimati tra 180 miliardi e 273 miliardi, e gli investimenti nei trasporti e nelle infrastrutture energetiche sono stimate in 700 miliardi di euro. Bruxelles ha sottolineato che mentre i paesi spendono in media l'1% del PIL in investimenti in infrastrutture, l'incorporazione del settore privato in queste operazioni potrebbe facilitare il loro sviluppo in un quadro di operazioni di partenariato pubblico-privato. E' sempre lo sviluppo di progetti in vista di redditività a lungo termine il critero guida di questi investimenti. La Commissione europea assicura che il progetto non è né dell'Unione europea né degli Stati membri" ma è una transazione di prestito privato di una società, e sarà un meccanismo di collegamento e d'intervento tra la Commissione europea, la Banca europea degli investimenti (BEI) e il Collegamento Fondo Europa, per l'emissione di obbligazioni, denominate "Progetto Europa 20202. Sarà aperta anche altre istituzioni finanziarie per partecipare all'assunzione del rischio. Questo strumento sarà utilizzato da soggetti privati per promuovere lo sviluppo di queste infrastrutture. L'operazione sarà supportata dal bilancio comunitario, con un tetto sulla loro partecipazione. Tra gli altri vantaggi, questa iniziativa migliorerà il rating del debito delle società coinvolte ieràesti progetti e faciliterà la partecipazione degli investitori istituzionali. La Banca europea per gli investimenti sarà partner in questo progetto, dal momento che i loro servizi sono interessati con l'analisi dei progetti, secondo i propri standard e le procedure, compresa la politica del rischio di credito e deciderà l'inserimento dei progetti. Supporterà anche la definizione della struttura finanziaria dei progetti e imposterà i prezzi base, la metodologia del rischio, il piano finanziario e la qualità degli sponsor. L'Europa cercherà in tutti i modi d'incoraggiare l'avvio di tali progetti. Il vicepresidente della Commissione europea responsabile per i trasporti, Siim Kallas, annuncerà mercoledì le mappe della futura rete europea dei trasporti.

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