venerdì 14 ottobre 2011

Banche europee in affanno

La Deutsche Bank e altre banche a livello europeo dovrebbero aumentare il loro capitale di molti miliardi di euro per soddisfare il ratio del Tier 1, se fosse imposto. Alla sola Deutsche Bank, sarebbero necessari 9 miliardi di € in nuove azioni per sopportare le pesanti perdite sui titoli sovrani, ed evitare avvisi di un altro credit crunch molto dannoso. La Deutsche Bank non ha voluto commentare, ma in un discorso a parte l'amministratore delegato Josef Ackermann ha detto che avrebbe fatto tutto il possibile per evitare una ricapitalizzazione forzata e ha aggiunto di avere abbastanza fondi propri per far fronte a una crisi. I leader dell'eurozona insistono nella necessità di ricapitalizzare le banche, nel tentativo di fermare la crisi dell'euro e puntellare la fiducia degli investitori. L'Autorità bancaria europea, che sta valutando le banche 'bisognose di capitali', rischia di segnare il valore delle banche per quanto queste aziende hanno in cassa di debito sovrano al valore di mercato. Secondo i dati di Reuters Breakingviews le banche europee hanno un deficit di capitale di circa 260 miliardi di euro, sulla base di due anni di recessione e sulla applicazione di prezzi di mercato correnti alla disponibilità in titoli di Stato greci, irlandesi, italiani, portoghesi e spagnoli. Royal Bank of Scotland, Unicredit, Deutsche Bank, BNP Paribas e Société Générale avrebbero, nell'insieme, bisogno di oltre 12 miliardi di euro sulla base di tali dati. Circa 67 testate di 90 banche avrebbero bisogno di capitali. Il nuovo traguardo non può essere basato sulle rigorose nuove regole di Basilea III per il capitale, perchè una contrazione dei bilanci di quest'anno e utili non distribuiti potrebbero anche ridurre la quantità necessaria per alcune banche. Gli analisti del Credit Suisse, hanno detto che un livello di capitale del 9% avrebbe creato alle banche un bisogno di 220 miliardi di euro, con RBS, Deutsche Bank e BNP Paribas in prima fila. Le banche sono già tentate di vendere asset e ridurre i loro prestiti per alzare i coefficienti patrimoniali. Potrebbero anche prendere in considerazione tagli di stipendio per il personale e dividendi per gli investitori da conservare come liquidità. Ma queste richieste potrebbero costringerle anche a tagliare i prestiti alle imprese con il rischio di far deragliare la ripresa economica. "Abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio fra rigorosa regolamentazione del settore finanziario e l'impatto che questa ha per l'economia nel suo complesso," ha dichiarato Ackermann della Deutsche Bank. Lo stesso Ackermann, che ha un alto profilo di banchiere, ha messo in dubbio se una ricapitalizzazione delle banche europee, una misura allo studio da parte di politici in Germania e in Francia - aiuterebbe a risolvere la crisi del debito sovrano. "Non è la la quantità di capitale il problema, ma il fatto che il debito sovrano come un asset class ha perso il suo status di risk-free", ha dichiarato Ackermann in una conferenza a Berlino. "La chiave della soluzione è quindi nelle mani dei governi, per ripristinare la fiducia nella solidità delle finanze statali".

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