domenica 1 aprile 2012

Le tasse sulle transazioni finanziarie: il dibattito rilanciato dalla Germania

Il documento tedesco "offre un passaggio intermedio", che sarebbe quello di "disegnare il pagamento di una tassa di bollo", cioè una tassa sui trasferimenti di alcune parti, così come la recente "imposta francese sulle transazioni finanziarie", che si applica in primo luogo sulle azioni di società francesi, la cui capitalizzazione supera un miliardo di euro. La soluzione proposta dalla Germania "sarebbe una tassa su tutte le transazioni aventi ad oggetto azioni di società quotate", ma "non segna la fine dei negoziati" per una tassa da applicare alle obbligazioni e commodities derivati, come aveva proposto il ministro tedesco dell'Economia Wolfgang Schäuble il 14 novembre 2011 a Lipsia. Tale proposta è stata accolta con favore dal ministro delle finanze francese, Baroin: "E' intelligente e si può sostenere, abbiamo bisogno di fare dei passi in avanti in questa materia, ha detto a margine della riunione. Il suo omologo finlandese, Jutta Urpilainen, ha messo in discussione la proposta del signor Schäuble, dicendo semplicemente: "Noi la sosteniamo". Il Ministro danese delle Finanze, Margrethe Vestager, ha sottolineato al termine della riunione di sabato che era in cerca di "alternative" perchè il suo paese dovrà gestire principalmente la discussione, visto che è il posto dove l'atmosfera è più costruttiva" .Il ministro delle Finanze svedese Anders Borg, il cui paese è uno dei più riluttanti ad imporre una tassa dopo una brutta esperienza del 1980, ha esattamente ritenuto "preferibile abbandonare la proposta della Commissione rispetto ad una soluzione pragmatica", considerando che solo una imposta di bollo sarebbe" meno costosa per l'economia e non influenzerebbe negativamente i mercati finanziari". Ha poi sottolineato la necessità di trovare una soluzione "accettabile per Londra", che gestisce l'80% delle transazioni finanziarie in Europa. "Il Regno Unito è ancora molto riluttante all'idea di una sorta di tassa sulle transazioni finanziarie, ma un'applicazione di un'imposta di bollo, con una tassazione coordinata in ambito UE sarebbe una cosa fattibile", ha detto M . Borg. Il ministro delle Finanze britannico, George Osborne, non ha parlato pubblicamente della questione a Copenaghen. Nel frattempo, Schäuble, ministro tedesco dell'Economia ha invitato tutti gli altri paesi, anche gli oppositori della tassa, a partecipare ad una "task force" per andare avanti sulla questione. Una prima riunione di esperti dovrebbe avvenire la prossima settimana, e la proprosta potrebbe essere discussa nella prossima riunione dei ministri delle finanze dell'UE a metà maggio. L'incontro di sabato 27 ha anche permesso di scambiare opinioni su una futura proposta della Commissione europea per quanto riguarda la risoluzione delle crisi bancarie, e la regolamentazione delle agenzie di rating. Su questo ultimo punto, persistono disaccordi tra gli Stati in merito alla proposta d'imporre una rotazione tra le agenzie. "Il mercato delle agenzie di rating del credito è molto limitato, dobbiamo fare in modo che la rotazione possa davvero funzionare", ha detto la signora Vestager.

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