Il degrado del rating della Spagna apre la strada ad una serie di cattive notizie. S & P ha scelto il suo momento di attaccare la Spagna. Mentre le elezioni si avvicinano in Europa, i mercati possono avere preoccupazioni riguardo questioni relative alla governance. Infatti, è difficile o impossibile, per gli attuali dirigenti, adottare misure supplementari non sapendo se rimarranno in carica. Seri interrogativi possono riguardare anche l'EFSF. Infatti, la Spagna è il quarto maggior contribuente del fondo di salvataggio, mentre il paese sta lottando per salvare se stesso. Poi, il Tesoro spagnolo il 3 maggio, dovrà decidere le scadenze dei bonos 2015 e 2017. Il mercato potrebbe anticipare una vendita maggiore, anche se gli spagnoli hanno già coperto il 50% del loro fabbisogno finanziario di quest'anno. Infine, il degrado del rating della Spagna è forse il preludio di un ulteriore degrado. Infatti, il pericolo è più vicino per la Francia, i cui vicini, Spagna e Italia hanno le finanze fragili. La voce di un degrado della Francia da parte di Moody era stato fatta circolare di recente. Non senza merito, soprattutto perché le finanze francesi pubbliche difficilmente in caso di una politica di bilancio poco rigorosa, possono migliorare. Dopo Spagna e Italia, la Francia rischia di essere sotto tiro quest'anno. La maggiore fiducia ottenuta dal presidente della BCE, Mario Draghi, e le sue operazioni speciali di rifinanziamento delle banche potrebbe scomparire. La crescita degli Stati Uniti dovrebbe essere di buon livello, ma non salverà l'Europa. I titoli azionari francesi non sono costosi, ma non è con questo tipo di notizie che possono risalire rapidamente.
sabato 28 aprile 2012
Dopo la Spagna, la Francia è nel mirino
Pubblicato da economicamente alle 19:18
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