martedì 2 febbraio 2010

Investire in immobili


Casa, dolce casa. Sempre difficile la scelta di un acquisto immobiliare, soprattutto in questi momenti d’incertezza, in cui ancora non si comprende se i ribassi, che pure ci sono stati, soprattutto nell’ultimo semestre del 2009 hanno toccato il fondo oppure ci sono ancora possibilità di nuove erosione dei prezzi nei prossimi mesi. Un dato sembra sicuro, che grossi sconti non sono all’orizzonte e soprattutto conviene affacciarsi al mercato chiedendo poi al venditore, qualora la casa trovata sia vicina ai propri desideri, l’eventuale sconto che avvicina l’offerta alla domanda. La differenza tra il mercato italiano, dove non c’è stato un vero e proprio crollo e i mercati spagnoli o USA, sta nella prassi più cauta delle banche italiane, che hanno erogato mutui senza cadere negli eccessi di quei paesi dove, oggi ad uno sgonfiamento della bolla speculativa, si aggiunge anche una crisi occupazionale (20% in Spagna) con accentuazione della riduzione dei consumi e quindi tutti gli ingredienti del mosaico rendono più difficile l’ uscita dal tunnel. E’ probabile che nei prossimi mesi la domanda di acquisto d’immobili, in Italia, sarà alimentata quasi esclusivamente da coloro che possono anticipare almeno il 30% del prezzo. I mutui ai minimi storici, soprattutto quelli a tasso variabile, saranno l’altra stampella del mercato. D’altra parte lo scenario in borsa, per i prossimi 12 mesi, non prevede grandi guadagni sulle azioni, saranno, quasi certamente, bassi i rendimenti delle obbligazioni e l’inflazione non gonfierà i prezzi, per cui anche gli eventuali aumenti di tassi potranno essere sopportabili, anche se è giusto metterli in conto.

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