L’aumento dello 0,25% del tasso di sconto che la Fed ieri sera ha effettuato a sorpresa ha forse tolto qualche certezza al mercato degli speculatori, che, come se niente fosse, continuano a comprare contratti per consegne a 3 e 6 mesi nella speranza di guadagnare uscendo poi dal mercato quando le cose sembrano volgere al peggio. In effetti gli aumenti che negli ultimi tre mesi si sono avuti in borsa sui lingotti d’oro arrivati per qualche giorno a sfiorare i 200 dollari l'oncia, il petrolio a 79 dollari, e le speculazioni effettuate sul mais e altri prodotti fa parte di una strategia speculativa che si ripresenta sui mercati come se niente fosse accaduto nelle varie bolle speculative precedenti che hanno portato alla crisi, di cui ancora oggi si fa fatica ad uscire. In effetti i tentativi di riportare il petrolio agli eccessi avutisi nel passato, 140 dollari al barile per qualche giorno, aggravato dal fatto che il prezzo del gas è stato agganciato a quello del petrolio, è stato uno dei fattori che più hanno depresso il mercato in quanto il costo dell’energia ha una influenza massiccia, non solo sui costi dei trasporti, ma si riversa violentemente su moltissimi settori dell’economia. La bolla dell’edilizia ha fatto il resto. Può darsi che qualcosa si muove verso un ripensamento della priorità degli investimenti tra quota dedicata alla finanza pura e quota dedicata alla promozione del lavoro inteso come motore di sviluppo reale. Una cartina di tornasole potrebbe essere che quasi il 50% dell’oro, 191 tonnellate su 403, che il FMI ha tentato di vendere, per sostenere le sue attività, non sia stato comprato della varie banche centrali come invece era avvenuto nell’ultimo trimestre del 2009. Forse la consapevolezza che nel prossimo futuro bisognerà investire sempre di più nelle infrastrutture, nella cura del territorio, rallentando quel consumo dei boschi, dei mari con la pesca senza limiti, non curando che l’inquinamento alla fine produce povertà in cambio di qualche euro guadagnato subito, possa garantirci un futuro migliore per noi e per i nostri figli.
venerdì 19 febbraio 2010
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