mercoledì 17 febbraio 2010

Principali notizie economiche della settimana

Tasso di riferimento ufficiale BCE fermo 1%
Euribor 3 mesi 0,66%
Cambio valute Euro/Dollaro 1,36 – 1,38
Euro/yen 122,6 0,4 -124,50
Euro/sterlina 0,87 -0,84
Bund 2 anni 0,98 -%
Bund 10 anni 3,19%
Tassi USA (%) Tassi ufficiali 0,25 %
T-Note 2 anni 0,83%
T-Note 10 anni 3,69%
In Europa non s’intravedono grandi spostamenti nel settore del fatturato delle PMI. Settimana in equilibrio con le previsioni precedenti.
Negli Stati Uniti la settimana prevede un buon miglioramento dell'indice Empire Manifatturiero di febbraio a 17,85 rispetto il precedente a 15,92, l'indice di fiducia Philadelphia FED di febbraio, in rialzo a 17 dal precedente 15,2.
In Europa la nota più rilevante della settimana è che il sostegno alla Grecia si è rilevato, per il momento, più politico che pratico. Nel frattempo però a partire da lunedì, una commissione UE, più BCE e FMI sarà ad Atene, per il controllo delle applicazioni delle regole più restrittive sui conti pubblici greci al fine del rientro entro il 2012 nei parametri di Maastricht. Questa commissione proporrà, in caso di necessità, misure addizionali, in sintonia con quelli già utilizzati dal Fondo Monetario Internazionale. Non si conoscono ancora quali strumenti operativi potranno essere utilizzati per un eventuale concreto aiuto finanziario (in termini di liquidità o garanzie) che si dovessero rendere necessari. Ulteriori dettagli potrebbero venire dalla riunione dell’Eurogruppo (Ministri dell’Economia e delle Finanze dell’area euro) o dall’Ecofin (Ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE) di questo mese, ma certamente un primo punto sulla situazione verrà fatto ed eventuali decisioni più concrete di sostegno potrebbero essere prese in marzo, contemporaneamente al primo giudizio che la UE dovrà esprimere, come già in programma, sull’implementazione del piano di rientro proposto dalla Grecia. La prospettiva della prossima settimana è di una grande incertezza con riflessi negativi sui mercati azionari per varie ragioni. I tempi e i modi di rafforzamento dell’economie greca, le manovre restrittive della Banca centrale cinese che, per la seconda volta in poche settimane, ha rialzato il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, rendendo più difficoltosi i prestiti all’industria e tagliando in parte le unghie a spinte speculative. Altri rallentamenti si potranno avere nel settore auto con l’esaurimento degli incentivi al settore. Alcune aziende hanno chiuso il 2009 con perdite nette, Peugeot, Citroen, Renault e Fiat, anche se quest'ultima, che pur dichiara una perdita superiore agli 800 milioni di €, ha promesso un dividendo ai propri azionisti. Sempre sostenuto il settore farmaceutico.

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