mercoledì 17 febbraio 2010

Investimenti, Parola d’ordine diversificare

Una lettura a 360 gradi della stampa economica di questi giorni, può dare stimoli diversi, con una difficile sintesi per operare poi delle scelte che a lungo andare possono rivelarsi poco fruttuose. Il mese di dicembre si è rivelato positivo per le varie reti di vendita dei prodotti finanziari. Le scelte più gettonate sono state risparmio amministrato, con acquisto di obbligazioni a tasso fisso, acquisto di fondi azionari e obbligazionari e una discreta diffusione di fondi pensioni. Quest’ultimi beneficiano anche del traino dovuto ai contratti di categoria e dei contributi dei datori di lavori. In totale nel mese di dicembre 2009 la raccolta è stata positiva per 4 miliardi di €. Cifra da non sottovalutare, considerando che molti investitori hanno dovuto fare i conti con spese già programmate, regali e budget per qualche giorno di vacanza. Una lettura della diversificazione degli investimenti apre uno scenario che potrebbe ampliarsi nel 2010. Le ripartizioni di queste cifre danno una percentuale del 8% di acquisti in azioni, un 33% in obbligazioni, un 24% in quote di fondi, un 25% in pagamento di rate di mutui, e un 10% in acquisti di gioielli, metalli preziosi, quadri, tappeti ed opere d’arte in genere. Va ricordato, soprattutto in un paese come l’Italia, che il PIL è in gran parte il risultato di una scelta e di una opera di persuasione e di valutazione del mondo economico. Il nostro paese ha ricevuto in dono dai propri padri il 50% di tutti i cosiddetti giacimenti archeologici, artistici, culturali del mondo. Gioielli come Firenze, Venezia e Roma, solo per citare alcune grandi città, ognuna delle quali racchiude altri tesori in musei, chiese, colonnati e statue sono tutte realtà, che pur sostenendo attivamente, attraverso il turismo l’economia italiana non sono conteggiati nel PIL. In effetti opere d’arte quale pittura, scultura, arte etnica di ottima qualità, conservati per 6/8 anni hanno una rivalutazione che in alcuni casi tengono bene il confronto con i valori mobiliari e immobiliari. Anche per questa ragione, l’acquisto di questi strumenti d’investimento, valutato anche come soddisfazione di godere la vista privata, a qualsiasi ora, di un’ opera d’arte o di camminare tranquillamente su un tappetto particolare, può essere uno stimolo per migliorare la propria qualità di vita.
Una attenzione particolare bisogna avere per l’oro in lingotti, oggi valutato a 820 € l’oncia (circa 1090 dollari) troppo soggetto alla speculazione finanziaria e quindi ad alti e bassi repentini difficili da gestire da risparmiatori privati non bene appoggiati da operatori finanziari.

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