sabato 12 maggio 2012

Vendita titoli di stato europei: tutto bene tranne i Bonos spagnoli

Londra - Il mercato obbligazionario europeo ha dimostrato ieri una forte capacità di assorbimento, in una sessione caratterizzata da un declino dei tassi dei prestiti nella zona euro, nonostante l'incertezza in Grecia, con l'eccezione del Spagna dopo l'annuncio della riforma del sistema bancario. Le tariffe sono state un pò volatili durante il giorno, sui titoli più rischiosi, finchè non è arrivata una buona notizia sul morale delle famiglie statunitensi. Comunque, "la situazione resta molto fragile e il futuro della Grecia è molto preoccupante", ha dichiarato Patrick Jacq, stratega obbligazionario di BNP Paribas. "Mentre continuano i negoziati in Grecia e l'incertezza politica resta alta, gli investitori rimangono cauti", hanno dichiarato alcuni analisti parigini. Nel pomeriggio di ieri il tasso a 10 anni della Spagna si è evoluto nei confronti del mercato ed è stato pari al 5,970% (5,965% giovedì). Il paese ha annunciato una nuova riforma bancaria che non esponga le banche al disastro della proprietà, richiedendo loro di patrimonializzare il loro capitale, accantonando riserve addizionali per 30 miliardi di euro.Più che di questa riforma, le obbligazioni spagnole soffrono a causa di timori di contagio per Madrid che è l'anello debole in Europa dopo la Grecia.
Da parte sua, il tasso per l'Italia è sceso al 5,483% (contro il 5,505%). Il paese ha preso in prestito, come previsto, 10 miliardi di euro a tassi nettamente inferiori a breve termine. Tra i paesi considerati più forti, la Francia ha visto il calo del suo tasso a 2,789% (contro il 2,811%). Il presidente neo-eletto Francois Hollande ha confermato l'obiettivo di ridurre il deficit pubblico della Francia al 3% del PIL nel 2013.
Allo stesso modo, al debito tedesco, che serve come rifugio, è stato chiesto un tasso di 1,514% (contro il 1,538%). L'area dell'euro si sta muovendo verso una lenta ripresa, secondo Bruxelles, ma dovrà fare di più per rilanciare la crescita, pur continuando la caccia ai disavanzi eccessivi. L'UE dovrebbe registrare un PIL del -0,3% nel 2012 e un +1% nel 2013. Gli investitori inoltre seguono il dramma greco, il paese non riesce ancora a formare un governo dopo l'elezioni di domenica. Sebbene il debito della Grecia non è quotato sul mercato obbligazionario, il tasso a 10 anni del paese è pari al 23,722% (23,707% contro). Ancora nell'area dell'euro, il tasso del Portogallo è sceso al 10,449% (contro il 10,885%), gli investitori hanno accolto positivamente l'annuncio del ministro portoghese che il Paese raggiungerà i propri obiettivi di riduzione del disavanzo, nonostante le previsioni pessimistiche di Bruxelles.
Altrove nel mercato obbligazionario, il tasso di UK Gilt è sceso al 1,959% contro 1,986% ieri.
Negli Stati Uniti, il rendimento obbligazionario a 10 anni del Tesoro si è ridotto al 1,850% contro 1,867% giovedì, come i titoli a 30 anni al 3,029% contro 3,050% ieri. Il tasso a tre mesi è sceso all' 0,09% contro lo 0,10% di ieri. Sul mercato interbancario, l'Euribor a tre mesi, il tasso principale della zona euro è rimasto invariato al 0,690% come il Libor in dollari al 0,467%.

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