giovedì 31 maggio 2012

L'oro affonda, ma non la Grecia

Emozioni, politiche monetaria, finanza, quali strumenti vengono utilizzati per prevedere il futuro prezzo dell'oro che scende invece di proteggere l'investitore? Ai primi di marzo, l'oro veniva scambiato a oltre 1700 dollari in asta, ma c'era già chi prevedeva che sarebbe andato a 1400 dollari l'oncia e anche più giù. Questo declino è, tuttavia, graduale e ordinato. L'oro è visto ancora come un rifugio e non come una trappola della liquidità. Per il momento, l'oro non è più sotto le tensioni che hanno scosso i mercati, la caduta violenta può ancora arrivare, anche se qualcuno pensa che possa avere invece un enorme aumento: quali strumenti scegliere per tentare di prevedere il prossimo movimento?
- Valutare il mercato senza particolari emozioni. Ricordarsi con calma e filosofia: che l'oro è inutile, non protegge dai rischi, rappresenta il blocco di una liquidità e per questo è un rifugio. Inoltre è qualcosa che si tocca, funziona per secoli. Questa volta, però, i rischi sono diventati pericoli, non sono da sottovalutare perchè a partire dall'estate del 2011 l'oro va giù.La calma e la filosofia sono gli strumenti che danno risultati incerti nel breve termine.
- Oscillazioni cicliche: geografia e valutazioni attraverso l'ottica di elezioni. Fuori dall'Europa, secondo alcuni analisti di fondi, l'oro attende l'elezioni negli Stati Uniti. Se Obama vince, è nuovamente in aumento e cala in caso di elezione di Romney. Sono pochi a credere che gli effetti del gas scisto negli Stati Uniti rappresentano una re-industrializzazione come nessuno crede che l'annuncio di un terzo "quantitative easing" della Federal Reserve possa arrivare presto.Fuori dagli Stati Uniti, le previsioni sull'oro sono legati alla geografia degli investitori. Le loro scelte d'investimento, ottimistiche tra l'oro o altri beni e viceversa, e pessimiste, tra oro o altro male, sono legati alla loro valuta originaria. I risultati sono diversi a secondo di chi sono i pessimisti o gli ottimisti. Ci sono la Cina, il Brasile e l'India. Poi bisogna valutare la loro posizione in rupie d'oro, reale, yuan e rublo. Dal settembre 2011, espresso in rupie, il prezzo dell'oro è aumentato dell'1%, mentre ha perso il 2% rispeto al reale, 12% e 27% rispettivamente in rubli yuan.
- Per alcuni gestori finanziari di fondi europei l'oro va giù perché si è alzato troppo il "quantitative easing" americano (QE) e di rifinanziamento a lungo termine europeo (ORLT). Quando questi effetti tranquillanti finiranno bisogna vedeve cosa succede.
- Per i prossimi fallimenti portoghese e spagnolo: alcuni comprano oro. Difficile fissare una data per questi fallimenti.
- Una volta che l'inflazione creata dalla ORLT  e QE ci sarà: vale la pena comprare oro. Qualcuno pensa che questi segnali ci sono già.
- La frenata di acquisti degli indiani non si vedono nel prezzo. Se questi acquisti hanno ripreso dopo l'annullamento di nuove tasse sull'oro indiano, non hanno frenato la caduta dei prezzi espressi in dollari.
- Infine, dal marzo 2009, lo Stoxx 50 è salito del 50%, il CAC 40 è aumentato del 20% e l'oro è aumentato del 70%. Il confronto è ovviamente meno lusinghiero con il Dow Jones cresciuto dell'85% rispetto allo stesso periodo, Sao Paulo e Mosca dal 90% al 92%.
- Naturalmente, l'Europa e il mondo si aspettano dalle elezioni greche del 17 giugno un referendum chiaro: euro, sì o no le riforme oppure no. Se il voto sarà positivo: l'oro farà crack ... ma non la Grecia.
Se sono a scapito della nostra moneta unica, le ipotesi di un aumento dell'oro confermano l'assenza di una unione fiscale, una legittima autorità monetaria ... Al contrario, l'oro perde la sua lucentezza se e solo l'addio ai Greci è immediatamente integrato da un inasprimento dei criteri che dettano ai paesi dell'Eurozona le regole per stare insieme, in modo da dare suito regole comuni ad un'economia di cui la nostra moneta è un orfana. Ancora meglio se ci porta a una rinascita europea incentrata sul lavoro industriale. Il rilancio delle energie pulite ci aiuterebbe a recuperare l'indipendenza dall'energia prodotta con minerali, come mostrato in Rare Earth Elements.Queste brevi osservazioni rivelano solo alcune tracce, ed è per questo che l'atterraggio morbido dell'oro verso il target previsto a marzo di 1.200/1.400 dollari sembra avverarsi. In effetti, le banche attive sino a poco tempo fa sul mercato per l'oro fisico, da un estremo all'altro, sono orientate ad abbassare le loro previsioni sui prezzi 2012-2013. Alcune anzi stanno considerando che i prezzi possano incamminarsi verso un incontrollabile forte calo.

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