venerdì 10 dicembre 2010

Vendite al dettaglio, i big del low cost faticano a trovare acquirenti

In Francia Ikea, Kiabi, Decathlon e Sephora sono stati i grandi vincitori dell' "immagine dei prezzi". Nel 2010, questi marchi hanno migliorate le vendite perchè la percezione delle loro tariffe è migliorata nei loro clienti, secondo la società di ricerca OCamp&C. che ha proiettato l'immagine "prezzo" di 61 distributori in Francia. Tutti hanno una cosa in comune: hanno incluso l'immagine del prezzo, nel cuore della loro strategia per anni e non hanno mai deviato. Ciò non significa, tuttavia, che i loro prezzi siano effettivamente i più bassi del mercato. La strategia di Ikea, presente con le stesse caratteristiche e con grande successo anche in Italia, è un modello del genere, con il suo prezzo entry-level della concorrenza, la sua messa in scena è il veicolo efficace di un servizio poco costoso e facilmente accessibile per la clientela. Il leader degli sconti è l'abbigliamento Kiabi e gli articoli sportivi nella catena Decathlon.
Uno studio più approfondito, ma di difficile comparazione nel settore vendite in Italia, vede le grandi catene posizionarsi soprattutto nella fidelizzazione dei clienti attraverso vari metodi. Al primo posto c'è l'emanazione di una tessera fedeltà a cui sono legati l'erogazioni di punti premianti per il ritiro di regali una volta raggiunto un determinato punteggio e l'altro la concessione di un prezzo speciale a rotazione su alcuni prodotti, segnalato sugli scaffali. E' il caso d' Iper, Esselunga, Coop, Billa Carrefour etc.. A questo modo di mantenere un contatto con la clientela viene affiancata, spesso, una politica di advertising, basata su comunicazioni speciali per i soci, servizi riservati ai soci, attenzione per l'ambiente es.: per l'acqua minerale ( COOP); involucri per detersivi riutilizzabili (Iper); buoni sconti a raggiungimento di un determinato plafond di spesa. Nell'ultimo anno si è assistitito alla nascita di prodotti venduti a prezzo più basso con il marchio esclusivo della catena ed evidenziando le aree discount.
La maggior parte dei rivenditori continuano a lottare per convincere i clienti che offrono prezzi interessanti, ma i loro sforzi stanno pagando sempre meno, mentre convincono sempre di più i leader dell'e-commerce che sono visti come i campioni dei prezzi bassi.
Ebay, Cdiscount, Pixmania e privato-vendita monopolizzano i posti migliori in termini di immagine-prezzo nelle zone in cui sono presenti: cultura e tempo libero, elettronica o della moda. La maggioranza degli acquirenti ritiene che il prezzo medio su Internet sia del 10% inferiore a quello dei negozi, mentre questa differenza non è sempre vero in realtà. Oggi gl'Ipermercati, per la grandezza e la varietà dell'offerta e sempre sotto pressione nelle vendite, di fatto sono diventati il nuovo benchmark per il prezzo.

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