venerdì 3 dicembre 2010

Mercati azionari, prospettive e attese

I timori sui Paesi periferici continuano a penalizzare i mercati azionari, nonostante il via libera da parte dell’Ecofin al piano di aiuti da 85 mld di euro a favore dell’Irlanda. Si riaccendono i timori che la crisi possa estendersi ad altri paesi come il Portogallo, considerato l’ulteriore anello più debole della catena europea e additato come nuovo paese ad aver bisogno di aiuti. La situazione del Portogallo presenta però minori criticità rispetto all’Irlanda, dato che la maggioranza politica risulta più salda e il Governo locale ha già presentato un ambizioso programma di tagli dei conti per il 2011. Inoltre, il sistema bancario si presenta molto più solido, nonostante il recente downgrade di Fitch. Secondo indiscrezioni di stampa, il Governo portoghese potrebbe aver ricevuto pressioni da parte degli altri esponenti dell’Eurogruppo affinché richieda aiuti finanziari, attraverso l’utilizzo del fondo d’urgenza dell’Unione Europea; indiscrezioni che tra l’altro sono state prontamente smentite. Sulle aspettative continuano a pesare anche i risultati dell’ultimo intervento restrittivo da parte della Banca Centrale cinese, con l’obiettivo di frenare l’eccessivo surriscaldamento della crescita economica del paese asiatico, limitare l’inflazione e i rischi di nuove bolle speculative. Tale situazione sta incidendo in particolar modo sull’andamento dei prezzi delle materie prime; i timori sono legati a un rallentamento della domanda proveniente dagli investitori cinesi. Inoltre, anche il contesto geopolitico sta esercitando la sua influenza negativa, attraverso il riaccendersi delle tensioni tra le due Coree. Tecnicamente, i principali indici internazionali restano a ridosso di aree resistenziali di forte valenza, anche se resta evidente la maggior forza degli indici statunitensi rispetto a quelli europei.
A livello settoriale, i comparti Finanziari continuano ad appesantire l’andamento dei mercati, con l’indice settoriale dei Bancari tornato in prossimità dei minimi di giugno. Le tensioni scaturite dai periferici sono al centro dell’attenzione dell’Unione Europea, che ha deciso di effettuare, in primavera una nuova ondata di stress test. Questa volta verranno utilizzati parametri più stringenti e saranno effettuati maggiori controlli sull’esposizione delle banche al mercato immobiliare e ai bond governativi. Nel frattempo, la Banca Centrale tedesca ha comunicato che l’esposizione complessiva verso l’Irlanda in capo agli istituti creditizi del paese ammonterebbe a circa 25 mld di euro. Continua ad esprimere forza relativa il comparto Auto, sostenuto dalle crescite degli Emergenti. Un importante contributo è arrivato dai conti trimestrali di Porsche, che ha ottuplicato l’utile operativo a fronte di vendite in crescita dell’86,4%. Resta forte anche il Lusso, sostenuto anche dai risultati trimestrali migliori delle attese riportati da Tiffany.
Partenza positiva per la stagione natalizia negli Stati Uniti, con il mercato che si attende vendite a livelli più elevati degli ultimi tre anni. Recupera forza il Tecnologico, dopo la debolezza che aveva caratterizzato il comparto nelle ultime settimane, grazie alle positive indicazioni trimestrali di Hewlett-Packard; il gruppo ha registrato una crescita della domanda di PC e server soprattutto nei mercati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), dove le vendite sono aumentate del 12%

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