Con la pubblicazione in questa settimana della serie di dati relativi alle produzioni industriali delle prime tre economie europee per il mese di settembre, si dovrebbe osservare un forte rallentamento delle statistiche reali in Europa, dovuto al progressivo avvitamento della crisi per il debito europeo. Le turbolenze che hanno interessato i mercati finanziari, dopo aver contagiato gli indicatori di fiducia e i livelli di consumi privati, sembrerebbero così giungere a condizionare anche l’andamento dell’economia reale e l’attività dei settori industriali. È questo il caso della produzione industriale tedesca, che, dopo aver registrato un aggiustamento già ad agosto per via del confronto con i livelli particolarmente elevati di luglio, a settembre segnala un rallentamento annuale dall' 8,4% all 5,4 % sulla scia del crollo degli ordini già segnalato dagli indici di fiducia PMI e IFO. Sorte analoga sembra destinata a caratterizzare l’evoluzione della produzione industriale in Francia, attesa in rallentamento a settembre da 4,4% a 3,9% su base annuale, mentre per l’Italia il ritmo di espansione dell’attività dovrebbe subire una correzione in proporzione ancora più pesante dal 4,7% di crescita annuale ad agosto all' +1,1% di settembre. Le politiche antidebito in corso di approvazione in Italia, in Francia, e già approvate in Spagna, Portogallo e Irlanda, potranno aumentare una contrazione dei consumi nei prossimi mesi con una possibile contrazione del Prodotto interno lordo dell'intera Eurozona.
martedì 8 novembre 2011
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