Poco dopo le ore 17 di oggi, il FTSE di Milano viaggiava intorno ad un + 4,60%; il CAC 40 di Parigi a +5,02%; la Borsa di Londra era salita oltre il 3%. Wall Street ha aperto nettamente superiore a lunedì, sostenuta da voci circa nuove iniziative per arginare la crisi del debito in Europa: il Dow Jones al +2,33% e il Nasdaq +3,27%. In giro per il mondo ci sono un sacco di voci. Berlino sarebbe disposta a permettere alla Banca centrale europea di giocare un ruolo maggiore per frenare la crisi in cambio di promesse di moderazione fiscale. Secondo Renaud Murail, responsabile del patrimonio netto alla Barclays Borsa: "Una cosa è certa, la Germania è ormai colpita dalla crisi ed è quindi maggiormente disponibile ad ammorbidire la sua linea, e c'è attesa per anticipi forti nel corso della riunione dell'Eurogruppo di domani martedì prima dell'ultimo vertice dell'anno del 9 dicembre. Queste speranze appaiono come un'ancora di salvezza prima che la situazione nella zona euro volga al peggio. Il costo del mercato del credito appare sempre più ingestibile in Italia: a Roma per emettere lunedì 567 milioni di euro di obbligazioni in scadenza nel 2023, sono stati chiesti tassi astronomici pari al 7,3% contro il 4,6% dell'ultima operazione simile. L'urgenza è ancor più palpabile perchè l'area dell'euro sembra essere entrata in "lieve recessione", secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). La sua economia si prevede quasi stagnante nel 2012 a causa della crisi del debito e, se ci fosse un altro evento "importante negativo" potrebbe avere conseguenze "devastanti" per tutti i paesi ricchi, ha avvertito le Nazioni Unite, che ha anche chiamato la Banca centrale europea (BCE) ad agire in fretta. Per questo oggi, nella speranza che finalmente riescono ad agguantare il rimbalzo, le Borse occidentali, sostenute dalla speranza che i leader politici europei escogitino finalmente soluzioni capaci di mitigare gli effetti della crisi del debito e dai buoni dati sulle vendite Usa nel Black Friday, si sono lanciate verso il rialzo. A Piazza Affari il rally di UniCredit e Intesa è andato oltre il 5%. Sul mercato dei titoli di Stato, scende a 480 punti lo spread Btp-Bund. Il rendimento dei decennali giù al 7,14%, mentre ha frenato al 7,3% quello dei biennali.
lunedì 28 novembre 2011
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