Il nuovo governo portoghese di centro-destra ha presentato al Parlamento ieri martedì un programma di tagli, risparmi ed entrate straordinarie da sviluppare in 4 anni per affrontare i propri obblighi rispetto al piano di aiuti internazionali di 78 miliardi di euro. Come concordato con il Fondo monetario internazionale (FMI) e l'Unione europea (UE), il governo immetterà sul mercato entro il 2011 le proprie partecipazioni nella compagnia statale di utility Energias de Portugal (EDP) e nella REN che opera sulla rete elettrica. Lo Stato dovrebbe anche sbarazzarsi delle attività assicurative di Caixa Geral Depositos e della compagnia aerea TAP, anche se ancora non ha calendarizzato le due cessioni. Nella legge di programma, che sarà discusso dal Parlamento giovedi e venerdì, viene dichiarato che lo Stato portoghese deve rigorosamente rispettare tutti gli obblighi previsti per avere il supporto internazionale necessario per il mercato e per il ritorno alla crescita e alla creazione di occupazione. La stampa portoghese ritiene che l'attuazione di questo piano potrebbe essere accelerato per raggiungere l'obiettivo fissato per il 2011 per riportare il disavanzo al 5,9% del prodotto interno lordo. Il documento, tuttavia, non contiene le scadenze per la maggior parte delle misure. Queste includono anche l'aumento dell'IVA su alcuni prodotti, la sospensione della proposta di collegamento ad alta velocità tra Madrid e Lisbona, e una riduzione dei contributi sociali dei datori di lavoro. Il deficit di bilancio portoghese è stato del 9,1% del PIL alla fine dello scorso anno, mentre durante il governo precedente si era attestato al 7,3%. Il pacchetto di aiuti concessi al Portogallo sono calcolati in vista di un ritorno del deficit al 3,0% entro la fine del 2013. Il nuovo primo ministro portoghese aveva predetto che i prossimi due anni sarebbero stati terribili.
mercoledì 29 giugno 2011
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