domenica 26 giugno 2011

Rischio inflazione sale in tutto il mondo

Al secondo Global Think Tank Summit che termina oggi svolgendo a Pechino, il vice premier cinese Li Keqiang ieri ha avvertito il rischio di una inflazione che sale in tutto il mondo mentre i vari governi si sforzano di rilanciare la ripresa economica. Egli ha poi aggiunto che, a fronte di una sfida comune per contenere l'inflazione, tutti i paesi dovrebbero aumentare il coordinamento delle loro politiche macroeconomiche per assicurare la crescita, e frenare l'inflazione. All'interno della Cina, l'inflazione è ancora molto alta, nonostante gli sforzi del governo per contenere gli aumenti dei prezzi. Il tasso d'inflazione nel paese ha raggiunto in maggio il 5,5%, e si prevede che accellererà al 6% nel mese di giugno, che è molto al di sopra dell'obiettivo d'inflazione del governo per il 2011 previsto al 4%. Li ha detto che tutti i paesi dovrebbero lavorare insieme per combattere il protezionismo commerciale e degli investimenti, migliorare e innovare la governance economica internazionale e promuovere l'istituzione di sistema finanziario internazionale giusto, inclusivo e ordinato. Ha chiesto sforzi per aumentare la rappresentanza delle economie emergenti e dei paesi in via di sviluppo e colmare il divario "sud-nord" di sviluppo" tra i paesi poveri e paesi ricchi, che è fondamentale per la prosperità a lungo termine del mondo. Li ha detto che durante i prossimi cinque anni, la Cina accellererà la trasformazione del suo modello di sviluppo economico e troverà un equilibrio tra il mantenimento di una crescita stabile e relativamente veloce, la ristrutturazione dell'economia e la regolamentazione delle aspettative inflazionistiche. Il paese tenterà anche di accrescere la domanda interna, utilizzando un percorso di sviluppo verde, e sforzandosi di bilanciare la crescita economica con lo sviluppo sociale. Il summit di due giorni, con tema "governance economica globale: responsabilità comune", ha attirato più di 500 persone fra politici, funzionari governativi, imprenditori e rappresentanti di think tank della Cina e dall'estero. Inoltre sabato, Li Keqiang ha incontrato alcuni partecipanti stranieri, tra cui l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, e KC Sivaramakrishnan, presidente del Center for Policy Research dell'India. Il vicepremier ha dichiarato che la Cina è disposta a contribuire alla ripresa economica globale e lavorare con altri paesi per affrontare le sfide globali. Situazione molto diversa in Europa.

Francia: Il dato sui prezzi al consumo francesi segnala a maggio un aumento dell’indice pari a 0,1% su base mensile, contro il precedente 0,3%. L’inflazione invece si allontana leggermente dalle attese e dal precedente di 2,1% e a maggio e si attesta al 2,0%. Di fatto a maggio l’inflazione per la zona euro rallenta e conferma così le stime degli analisti; l’indice dei prezzi al consumo su base mensile non fa segnare alcuna variazione, dopo che ad aprile era cresciuto dello 0,6%. L’inflazione passa dal 2,8% precedente al 2,7% di maggio mentre la componente core scivola dall’1,6% di aprile e del consenso al più recente 1,5%.

Italia: I dati definitivi sui prezzi al consumo di maggio in Italia confermano in toto le stime preliminari lasciando allo 0,1% su base mensile la variazione dell’indice CPI, mentre l’inflazione rimane al 2,6%. Leggermente superiori ai livelli nazionali, ma sempre in linea con le stime preliminari, le statistiche armonizzate secondo i criteri europei che segnalano un incremento su base mensile dello 0,2% e su base annuale del 3,0%.

USA: Continua a crescere l’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti, che a maggio si attesta allo 0,2% su base mensile,contro attese di 0,1% e precedente di 0,8%. Lo stesso indice su base annuale, invece, balza a sorpresa dal 6,8% di aprile e del consenso al 7,3%.

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