Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha dichiarato che giovedì inizierà a immettere sul mercato 30 milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve per alleviare le interruzioni delle forniture libiche. E' bastata questa dichiarazione per affondare i prezzi del barile. La vendita che sarà effettuata in 30 giorni (2 milioni di barili al giorno), rappresenta la metà di una vendita di 60 milioni di barili annunciata dall'Agenzia internazionale dell'energia, che comprende gli Stati Uniti insieme ad altri 28 paesi membri. Il mondo consuma 87,5 milioni di barili al giorno. Di questo totale, gli Stati Uniti ne consumano circa 19 milioni di barili al giorno, secondo Tom Kloza, analista capo presso il Servizio Informazioni Prezzo del petrolio. Gli Stati Uniti producono circa 9,8 milioni di barili in modo che finisce per importare la metà di ciò che produce. Il Dipartimento dell'Energia ha detto che la riserva si trova ad un "livello storicamente elevato" di 727 milioni di barili. La decisione di questa vendita straordinaria è stata presa in risposta alla continua perdita di greggio a causa di interruzioni delle forniture della Libia e di altri paesi per il loro impatto sulla ripresa economica globale ", ha detto il ministro dell'Energia Steven Chu. "Come ci muoviamo in avanti, continueremo a monitorare la situazione e siamo pronti ad adottare ulteriori misure se necessario."La Libia è ancora bloccata dalla guerra civile, con i ribelli, aiutati dai bombardamenti della NATO, che cercano di spodestare Muammar Gheddafi. I prezzi del petrolio, che erano già in discesa giovedi, hanno accentuato la caduta dopo l'annuncio. In effetti, i prezzi del petrolio e del gas erano già in calo nei mesi passati almeno negli USA. Il prezzo di un gallone di benzina era sceso quasi a 4 dollari a maggio. Il gas sera stato venduto a 3,61 dollari al gallone mercoledì. La maggior parte degli esperti attribuiscono il calo dei prezzi alle aspettative di una domanda più debole perchè la ripresa economica continua a rallentare. Mercoledì scorso, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke aveva fatto una valutazione negativa circa le prospettive future dell'economia americana. "Le Dichiarazione di Bernanke circa il rallentamento del ritmo della ripresa è stata la chiave di questo movimento verso il basso," ha dichiarato Dan Dicker, un ex commerciante di petrolio e autore di "La fine dell'offerta di petrolio". Il prezzo del greggio Brent - il punto di riferimento europeo - è diminuito di quasi il 5%, quotando a 108,62 dollari il barile. Anche in Italia le compagnie petrolifere hanno iniziato una timida discesa del prezzo del petrolio presso le pompe.
giovedì 23 giugno 2011
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