martedì 7 giugno 2011

Produzione petrolio in aumento, l'OPEC decide domani

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), che detiene circa il 75% delle riserve mondiali, ha facoltà di negoziare con le compagnie petrolifere produzione, concessione e quindi il prezzo del greggio (calcolato su un barile, circa 159 litri, corrispondenti a 42 galloni dei vecchi barili di legno utilizzati 150 anni fa per la vendita di whisky in Pennsylvania). Oggi sul mercato USA il petrolio ha quotato tra i 99 $ e i 99,5 $ al barile. Nell'ultimo trimestre 2008 il prezzo del greggio è crollato a picco di circa $100 in poche settimane, sotto quota $40, per poi risalire nel corso del primo semestre 2009 verso quota $70. Tra fine 2009 e primo trimestre 2010 il prezzo del greggio è salito di nuovo verso quota $80 al barile, dove si è attestato in pratica per tutto il 2010. Mentre il mondo occidentale cerca di uscire dalla Grande Recessione, le economie dell'Asia e dei paesi Bric crescono, Europa e Stati Uniti sono ancora alle presi con le crisi monetarie, bancarie, finanziarie, dei debiti sovrani, con disoccupazione molto alta e consumi fiacchi, scenario questo che tiene relativamente fermo il prezzo del greggio, anche se nella fascia alta delle quotazioni degli ultimi due anni. Domani mercoledì, secondo alcuni esperti, si discuterà un aumento della produzione fino a 2,5 milioni di barili per abbassare i prezzi. Gli esperti ritengono che domani l'OPEC possa preparare la loro prossima riunione ministeriale a Vienna con l'indicazione di espandere la produzione di 'Black Gold' per abbassare le tensioni sui prezzi presenti nel mercato. E' previsto un aumento nel terzo trimestre della domanda mondiale di petrolio e questa sarà, secondo una dichiarazione rilasciata lunedì da Johannes Benigni di JBC Energy in occasione della riunione APA. la risposta, sia pure in ritardo, ma necessaria. A suo parere, l'OPEC ha lasciato immutata la produzione dall'inizio del 2009 a quota di 24,845 milioni di barili al giorno , (Iraq escluso).

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