La Germania, la più forte economia dell’Eurozona, nel secondo trimestre 2010 ha visto il suo settore dei servizi crescere al passo più veloce degli ultimi tre anni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una crescita del 7% circa.
La confinante Francia, seconda economia dell’Eurozona, ha visto una ulteriore ripresa nel settore dei servizi, ma il ritmo di crescita nel settore manifatturiero ha rallentato.
Bene l’Italia, terzo paese industriale della Eurozona, che ha visto nel mese di maggio un recupero boom degli ordini, pari al 26%, nel settore manufatturiero, risultato mai raggiunto dal 2002, trend positivo per il turismo, con aumento di presenze dagli USA e, nelle zone di mare, dei Russi
L'indice di occupazione nel settore servizi della zona euro è salito al 51,7 questo mese, dal 50,8 di giugno, il più alto dal mese di aprile 2008 e al suo terzo mese al di sopra del punto di pareggio.
L’indice dei prezzi alla produzione è salito a 49,8 questo mese, rispetto al 49,4 di giugno. La crescita del settore privato della zona euro è salito anche questo mese, confondendo le attese per un rallentamento della crescita e allontanando ulteriormente le preoccupazioni circa una recessione. Sia i servizi che il settore manifatturiero hanno visto accelerare il ritmo di crescita e le imprese hanno anche assunto più lavoratori. Questo sviluppo produce analisi contrastanti fra chi individua nei campionati mondiali di calcio il fattore scatenante di questa ripresa e chi osserva che, in Europa, ci sia semplicemente in atto una ripresa favorita anche dal calo dell’Euro.
Bene l’Italia, terzo paese industriale della Eurozona, che ha visto nel mese di maggio un recupero boom degli ordini, pari al 26%, nel settore manufatturiero, risultato mai raggiunto dal 2002, trend positivo per il turismo, con aumento di presenze dagli USA e, nelle zone di mare, dei Russi
L'indice di occupazione nel settore servizi della zona euro è salito al 51,7 questo mese, dal 50,8 di giugno, il più alto dal mese di aprile 2008 e al suo terzo mese al di sopra del punto di pareggio.
L’indice dei prezzi alla produzione è salito a 49,8 questo mese, rispetto al 49,4 di giugno. La crescita del settore privato della zona euro è salito anche questo mese, confondendo le attese per un rallentamento della crescita e allontanando ulteriormente le preoccupazioni circa una recessione. Sia i servizi che il settore manifatturiero hanno visto accelerare il ritmo di crescita e le imprese hanno anche assunto più lavoratori. Questo sviluppo produce analisi contrastanti fra chi individua nei campionati mondiali di calcio il fattore scatenante di questa ripresa e chi osserva che, in Europa, ci sia semplicemente in atto una ripresa favorita anche dal calo dell’Euro.
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